Preti pedofili, cardinale anonimo a Piazzapulita: “Colpa dei ragazzini” (video)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Marzo 2013 - 08:56| Aggiornato il 22 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “La pedofilia tra i sacerdoti è colpa dei ragazzi che cercano baci e carezze”. Le dichiarazioni scioccanti, durante il programma Piazzapulita di Corrado Formigli, le rilascia un cardinale anonimo che parteciperà al prossimo Conclave.

L’indignazione esplode subito su Twitter, con l’hashtag #piazzapulita che balza tra i risultati di tendenza, e Corrado Formigli, presentatore del programma, si chiede “quante persone condividano all’interno della Chiesa questa posizione”.

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Anche se monsignor Domenico Sigalini, il vescovo di Palestrina, proprio non ne vuole sapere di queste accuse: “Voi credete di avere a che fare con delle persone sante? Siamo tutti peccatori. Non spetta a me denunciare, ma alle famiglie. Se dovessi farlo ogni volta che sento casi di pedofilia andrei in galera perché spesso non è vero”.

Si torna al cardinale anonimo, intervistato da Gaetano Pecoraro, che cerca di giustificare la pedofilia tra le mura della Chiesa. Tanto da arrivare fino a dare la colpa ai ragazzini. Prima cerca di far passare lo scandalo come fisiologico, affidandosi ai numeri: “Lei sa quante sono le diocesi in Italia”, chiede al suo intervistatore. “Sono duecentocinquanta: un caso per diocesi ci sarà, come vuole che facciamo?”. Per l’alto prelato gli abusi denunciati da numerose associazioni in tutto il mondo e che hanno macchiato l’immagine del Conclave sarebbero soltanto un fenomeno naturale: “Altrimenti mettiamoci dentro una campana di vetro”.

Infine c’è spazio anche per la confessione di una vittima. Il ragazzo racconta di una molestia sessuale subita da un prete, mentre faceva il chirichetto all’età di dodici anni: “Era un sabato, il giorno dopo c’era la messa. Pensavo di stare al sicuro e sono rimasto a dormire dal parroco del mio paese. Lui ha cercato di prendere la mia mano e ha iniziato ad abusare di me. Per lui era come un gioco, ma per me era un tabù (il ragazzo si riferisce al sesso orale, ndr): io avevo paura di reagire e aspettavo solo che finisse l’agonia”.