Rajoy non vuole smettere di fumare: l’amore dei leader per le “bionde”

Pubblicato il 12 Gennaio 2012 - 16:31 OLTRE 6 MESI FA

MADRID – Mariano Rajoy, subito dopo la vittoria alle elezioni ha riacceso le speranze dei vecchi tabagisti e attirato le più feroci critiche dei salutisti. Il neo premier spagnolo ha infatti dichiarato che “si potrebbe ripensare ad una formula per i fumatori che si vedono vietare ogni luogo pubblico”.

Mai nessun altro politico aveva mai osato tanto. Da anni ormai il fumo è diventato un tema scomodo da trattare e la parola d’ordine è limitare lo spazio di chi non rinuncia alle bionde, anche nel nome delle malattie che ne derivano 8e nei costi che deve accollarsi la sanità).

Tutti i politici, negli ultimi anni hanno sempre evitato di farsi vedere in pubblico con la sigaretta in mano. D’altronde, davanti all’opinione pubblica sarebbe impossibile difendere i fumatori. Rajoy non sembra però interessarsi della questione e parla da fumatore mostrando un volto sconosciuto, onesto e anticonformista: “Io credo – spiega Rajoy – che le soluzioni estreme non vadano bene. So che la maggior parte della gente è contraria a questa legge che proibisce di fumare in ogni luogo pubblico”.  

Il fuoco delle polemiche è arrivato da entrambi gli schieramenti. Anche il suo partito ha preso le distanze da tali dichiarazioni avventate. “Il governo– si è affrettato a dichiarare un portavoce del ministero della Sanità –  non farà nessun passo indietro sulla legge anti tabacco del 2005″.  

Anche il presidente degli Stati Uniti Obama sa quanto può essere dannoso fumare, specie se davanti alle telecamere. Nel 2009 è stato l’unico fumatore confesso alla Casa Bianca ed ha dovuto promettere di buttare le sigarette nella spazzatura. Ufficialmente ha smesso, come già aveva promesso prima della campagna elettorale a moglie e figlia. Poi un gola profonda democratica aveva smentito: “Quando è molto nervoso non si trattiene, si strappa il cerotto cutaneo che aiuta a vincere la dipendenza da nicotina e si accende una sigaretta, talvolta due, quando è furioso tre”. 

Oggi avere un presidente fumatore non è ammissibile. Prima di Obama però, anche Clinton ogni tanto andava a fumare il suo sigaro di  nascosto, la sera, sulla balconata interna della Casa Bianca.

Un Presidente o primo ministro che emana puzza di fumo è imperdonabile. Ma oltre ad Obama, Clinton e Rajoy, di presidenti immortalati con le bionde in mano ce ne sono tanti: dai sigari di Winston Churchill e Fidel Castro, alla pipa di Stalin, fino a qualche boccata di nascosto che si è concesso anche Nicolas Sarkozy.