RIMINI – Un bambino di 9 anni mostra ai compagni di scuola dei video porno salvati sulla Play Station e il padre, 44 anni, separato, di Rimini, finisce indagato per corruzione di minorenne. E quel filmato non c’entra, o meglio, c’entra solo in parte.
La storia del piccolo e del suo genitore ha solo inizio, infatti, con quel filmato a luci rosse fatto vedere in classe. Un video come molti altri che il bambino avrebbe mostrato ai compagni anche in casa propria, quando li invitava per giocare o per fare i compiti. E in uno di questi appariva anche il padre del piccolo. Così era partita la segnalazione alla Procura.
Gli amici erano ormai abituati alle immagini di quei corpi nudi impegnati in atti sessuali. Poi, però, è successo qualcosa che ha davvero lasciato le maestre senza parole. Un giorno quel bambino è stato poi sorpreso dagli insegnanti a simulare una masturbazione davanti ad una compagna di classe. Racconta Rimini Today:
“Alle richieste di spiegare il suo comportamento, il bambino ha candidamente spiegato di aver visto il padre fare le stesse cose davanti a uno specchio mentre si riprendeva col cellulare. Ne è quindi nata un’indagine che ha visto il 44enne finire indagato per corruzione di minorenne. Il personale della squadra Mobile di Rimini, su mandato della Procura, ha provveduto a una perquisizione nella casa del padre dove sono stati sequestrati computer e cellulari all’interno dei quali, secondo alcune indiscrezioni, sarebbero stati trovati i filmati a luci rosse”.