Roma il giorno dopo l’apocalisse: 70 feriti, 12 arresti. E stasera derby

Pubblicato il 16 Ottobre 2011 - 08:20| Aggiornato il 18 Ottobre 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Facce insanguinate, mani tremanti, lo shock e il terrore negli occhi. Una giornata di protesta globale che si trasforma in un incubo. E’ salito a 70, e potrebbe non fermarsi qui, il bilancio dei feriti durante la guerriglia urbana di piazza San Giovanni, nel giorno degli indignati. Ci sono anche 12 arresti e una quantità di danni in una città che il giorno dopo appare spettrale, ancora tutta da misurare.  Domenica sera a Roma c’è anche il derby. Il sindaco Gianni Alemanno ha confermato che si gioca ma rimane la paura per possibili nuovi incidenti in una città già ferita.

Tre dei feriti sono gravi e ad uno di loro, un manifestante di Sinistra,Ecologia e Libertà, sono saltate due dita a causa di un petardo e potrebbe non riavere più la sua mano integra.

”Sto malissimo. Eravamo in piazza per un’Italia migliore,- dice agli amici piùcari dal Policlinico Umberto I – e ora sto vivendo un incubo…”. All’ospedale da campo dell’Ares 118 montato nel cuore della guerriglia urbana, ai lati di piazza San Giovanni, sono passate 25 persone, tanti giovani.

Altre 45 sono state trasportate in ambulanza al Policlinico Umberto I, all’ospedale San Giovanni e al Fatebenefratelli. La maggior parte sono feriti lievi, arrivati al pronto soccorso con escoriazioni e contusioni. Tre, invece, sono ricoverati in codice rosso: un manifestante di Sel di 52 anni a cui stanno tentando di ricostruire chirurgicamente la mano, un poliziotto colpito al torace e una terza persona che ha riportato traumi multipli.

”Ho visto tante brave persone terrorizzate – riferisce Livio De Angelis, direttore della centrale operativa 118 di Roma Capitale che e’ stato tutto il giorno all’ospedale da campo di San Giovanni -: genitori con bambini che si sono trovati in mezzo agli scontri, stretti tra i violenti. Ho visto una signora esasperata, una manifestante, che incitava i poliziotti a caricare i teppisti. Abbiamo soccorso un ragazzino di 15 anni – prosegue – che era stato travolto e non voleva essere trasferito al pronto soccorso perche’ altrimenti non poteva chiamare i genitori. E ho ancora impressa nella mente l’immagine di una ragazza con il volto insanguinato che piangeva in mezzo al fumo e alle fiamme. Non si aspettavano questo inferno…”.

Tra i feriti c’è anche un ‘teppista’, rimasto a terra in piazza San Giovanni dopo gli scontri e dopo poco sollevato da altri ragazzi. E un clochard, finito per caso in mezzo alla guerriglia e poi, anche lui, al Pronto Soccorso. ”Stavamo in via Cavour, manifestando pacificamente quando un gruppo di 30 persone incappucciate, con caschi e bastoni, ha iniziato a scorrere ai lati del corteo con l’intenzione di entrare – riferisce un conoscente del militante Sel ferito alla mano -. Insieme agli altri manifestanti abbiamo cercato di respingerli verso una via laterale e loro hanno iniziato a lanciare bombe carta e dare bastonate.

Un esponente di Sinistra Ecologia e Libertà, è rimasto ferito davanti ai nostri occhi, perdendo alcune dita”. ”Appena abbiamo capito cos’era successo lo abbiamo soccorso ma lui era fuori di sé e gridava – prosegue il manifestante -. Quando i pompieri gli hanno messo l’acqua sulle mani lui si è visto la mano spappolata si è messo a piangere. Urlava dal dolore disperato. Siamo delusi, volevamo una manifestazione diversa, pacifica”. Qui tutti i filmati e le foto della manifestazione e degli scontri del 15 ottobre a Roma. 

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