Ruby: prostituzione “contro i principi” o “4.000 € con 5 clienti in una sera”?

Pubblicato il 13 Maggio 2013 - 08:15| Aggiornato il 12 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA
ruby rubacuori

Ruby: santa o prostituta?

Ruby, nome d’arte di Karima El Mahroug, era una prostituta o no? Intorno a questa domanda ruota il processo in corso a Milano contro Silvio Berlusconi. “Rubbi troia”, cioè Ruby nella nota fatta da  Michelle Conceicao nella sua rubrica telefonica, o una brava ragazza che ha sfangato la vita con il sudore della sua fronte e non con i soldi di “Papi SilvioBerluscone“?  Michelle Conceicao è l’amica brasiliana di Ruby, nella cui abitazione trovò rifugio la giovane marocchina dopo essere stata affidata a Nicole Minetti quella concitata notte dell’estate 2010.

E di conseguenza, in termini giudiziari, per il processo in corso a Milano, Berlusconi benefattore di orfanelle o emulo di Pericle, pur con effetti un po’ differenti per l’Italia rispetto alla Grecia di 2.500 anni fa?

Chi ha visto domenica sera Canale 5, ha potuto ascoltare che la prostituzione

”era contro i miei principi”, sono ”contraria a quello stile di vita”,

parola di Ruby, nipote di Mubarak secondo Berlusconi.

Ruby è stata intervistata nel corso dello speciale intitolato ‘La guerra del 20 anni: Ruby, ultimo atto’,

Le hanno chiesto se si fosse mai prostituita e lei ha negato di avere mai ”scambiato sesso” per avere qualcosa in cambio.

”Ho sempre fatto grande sacrifici, mi sono privata di cose che avrei voluto” e che “sarebbe più facile raggiungere ”con quella strada”.

In pieno scandalo Ruby, ai primi del 2011, si leggevano cose diverse, come in questo verbale dell’interrogatorio di una ragazza colombiana, Diana Maria Iriarte Osorio, condotto il 17 dicembre 2010 presso la Procura della Repubblica di Milano.

Viene letta una intercettazione telefonica in cui Ruby, che all’epoca vive a Genova, nell’elegante sobborgo di Nervi, dice alla amica:

“Sì, oggi è venerdì, sappi che oggi c’è poco, ma domani sera ci deve essere per forza, domani c’avrò come minimo cinque clienti che comunque dobbiamo fare per diversi orari della serata, cioè torniamo a casa almeno con 4 mila euro e perciò domani ci devi essere per forza”.

Diana Maria Iriarte Osorio risponde:

“La telefonata è talmente chiara, la ricordo perfettamente perché io le chiesi proprio quanto costava il biglietto del treno per raggiungerla, lei effettivamente mi disse che se io mi fossi recata c’erano già clienti con i quali si potevano avere rapporti sessuali previo pagamento e ricordo proprio che mi disse che si poteva guadagnare molto con una sola serata”