Sanremo inizia con il sermone di Celentano e il black out delle votazioni

Pubblicato il 15 Febbraio 2012 - 10:48 OLTRE 6 MESI FA

SANREMO – Il sermone kolossal di Adriano Celentano si è abbattuto sul festival e sui telespettatori con lo stesso peso dei bombardamenti e delle immagini di guerra e di morte con cui è stato introdotto. Perfino il clamoroso black out del sistema di votazione, che ha costretto la direzione artistica a far ripetere nella seconda serata tutte le canzoni dei big (quindi si annuncia una nuova maratona) non supererà il rumore della polemiche che pioveranno sul festival e su Celentano.

Famiglia Cristiana e l’Avvenire che ”andrebbero chiusi”, che peccano di ipocrisia, preti e frati che non parlano del Paradiso, critiche feroci alla Consulta che ha bocciato il referendum sulla legge elettorale violando il principio costituzionale della sovranita’ popolare, accuse alla Francia e alla Germania di aver imposto alla Grecia l’acquisto di armamenti in cambio degli aiuti europei, il governo Monti definito materiale di ottima resistenza apparentemente indipendente facile all’ossido dei partiti, un insulto ad Aldo Grasso e riflessioni cristologiche, insieme a qualche strale verso il direttore generale della Rai Lorenza Lei, colpevole di aver allontanato Michele Santoro sono i punti caldi di questo intervento cui hanno partecipato Pupo, Gianni Morandi e Rocco Papaleo, con un passaggio di Elisabetta Canalis nei panni dell’Italia.

Tra un capitolo e l’altro, canzoni e musica che non hanno rischiarato un’atmosfera piuttosto plumbea. Com’era prevedibile, e’ stato Rocco Papaleo il personaggio della serata, un interprete fuori dal coro, destinato a diventare uno dei protagonisti di questa edizione. Ad aprire il festival sono stati Luca e Paolo, in omaggio alla consuetudine che vuole che siano i protagonisti dell’edizione precedente a dare inizio alla serata. Sfruttando il successo ottenuto l’anno scorso con un centone, i due comici hanno riletto Uomini soli dei Pooh per ironizzare sui comici orfani di Berlusconi per lanciarsi in un lungo intervento che non ha risparmiato la satira sul governo Monti, Benigni, sul canone Rai e anche Celentano. Oltre al black out del sistema di voto, a funestare la serata c’e’ stato anche il forfait di Ivana Mrazova, tenuta a casa da un torcicollo monstre: le sue veci sono state svolte all’ultimo minuto da Belen ed Elisabetta Canalis, le due vedette dell’anno scorso. Se la sono cavata con un centone in playback, qualche presentazione, vestito ‘riciclato’ per la fidanzata di Corona, e le ironiche voglie di Papaleo. Gianni Morandi è una garanzia: non regala particolari sorprese ma dà al pubblico sicurezza, anche se, nonostante l’esperienza, rimane un conduttore sui generis. In tutto questo ci sono state anche le canzoni ma – si è scoperto solo alla fine – non la gara, causa problemi tecnici e anche le schede del voto da un certo in poi raccolte addirittura a mano come ai vecchi tempi del festival, sono risultate inutili tra le forti proteste della giuria demoskopica.

Sul palco sono passati tutti i big e in molti hanno pagato il pegno dell’emozione: la competizione nella seconda serata diventera’ ancora piu’ dura perche’ saranno quattro i cantanti eliminati. Se tutto tornerà a posto, a fine serata sapremo chi tra Francesco Renga, Arisa, Nina Zilli, Emma, Eugenio Finardi, Matia Bazar, Gigi D’Alessio e Loredana Bertè, Pierdavide Carone e Lucio Dalla, Marlene Kuntz, Chiara Civello, Samuele Bersani, Dolcenera e Noemi passerà il turno (foto LaPresse):