Bartolo: “Sara Tommasi sulle auto di Berlusconi”. La replica: “E’ falso”

Pubblicato il 8 Febbraio 2011 - 23:13| Aggiornato il 9 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Secondo Vincenzo Saiello, detto Bartolo, un pregiudicato giuglianese indagato per induzione alla prostituzione, Sara Tommasi sarebbe salita su un’auto di Berlusconi, in cui ci sarebbero state anche le guardie del corpo del premier. Lo ha riferito l’Ansa. Pronta è arrivata la smentita da Palazzo Chigi: ”Mai nessuna auto del Presidente del Consiglio né del suo apparato di sicurezza si è recata a casa di chicchessia, tanto meno di Sara Tommasi”.

L’episodio raccontato da Bartolo sarebbe riferibile al 9 settembre 2010, quando due uomini sarebbero giunti sotto casa della Tommasi, a Roma, e avrebbero visto ”due macchine con le guardie del corpo di Berlusconi” che si sarebbero allontanate con la soubrette a bordo.

Sarebbe questo uno dei passaggi delle intercettazioni telefoniche agli atti dell’inchiesta della Dda di Napoli sul giro di squillo di cui avrebbe fatto parte l’ex concorrente dell’Isola dei Famosi.

A parlare sarebbero appunto Bartolo, presunto organizzatore del giro di prostituzione, e due suoi emissari giunti a Roma per un chiarimento con la Tommasi, tali Checco e Giosué Amirante.

I due sarebbero arrivati sotto casa della soubrette e le avrebbero chiesto di scendere per parlarle, con lo scopo di convincerla a mantenere degli impegni presi con Bartolo.

Questi sarebbero, secondo quanto riportato dall’Ansa, i passaggi della telefonata.

Giosué: ”Guagliò, in vita mia non mi è mai capitato una cosa del genere. Mentre stiamo aspettando giù al palazzo, che scende, ci ha mandato un messaggio ‘Giosué, adesso scendo’, è arrivata… due macchine… con… con le guardie del corpo di Berlusconi. Se la sono venuta a prendere a questa e se la sono portata… guarda… è una cosa incredibile”.

Pochi minuti dopo il lancio dell’Ansa, è arrivata la nota di replica di Palazzo Chigi: ”Mai nessuna auto del Presidente del Consiglio né del suo apparato di sicurezza si è recata a casa di chicchessia, tanto meno di Sara Tommasi”.

”Il giorno 9 settembre 2010 -puntualizza la nota – il Presidente del Consiglio è stato impegnato dalla mattina presto fino alle ore 16, in numerosi e consecutivi appuntamenti. In seguito, alle 16.30, è decollato per Milano; dall’aeroporto di Linate si è recato direttamente all’ospedale San Raffaele. Ancora una volta si fanno circolare notizie incontrollate e assurde al solo scopo di diffamare il Presidente del Consiglio”.