Donne, sesso, culture ‘altre’ e tanta memoria alla quinta edizione del Festival di Roma che parte giovedì 28 e che mette in campo tutta una serie di temi anche scottanti e polemici. Sul fronte delle donne ce n’è davvero per tutti i gusti. Dalle star, quasi tutte al femminile (Keira Knightley, Julianne Moore, Marion Cotillard, Fanny Ardant) ai film.
Tante poi le culture ‘altre’ e la politica. C’e’ l’Iraq degli anni Ottanta, in pieno regime Saddam Hussein, dell’atteso film in concorso ‘Dog sweat’. C’e’ la politica di ‘In a Better World’ di Susanne Bier ambientato in un campo profughi in Sudan e accusato dal governo del Paese di razzismo nei confronti dell’Islam.
Infine, sul fronte sesso, ‘Le sentiment de la chair’, ovvero la passione erotica di due giovani innamorati fin dentro le viscere del corpo. La memoria scende in campo con Federico Fellini nel cinquantenario della ‘Dolce vita; con Ugo Tognazzi con il documentario ‘Ritratto di mio padre’ della figlia Maria Sole e anche in qualche modo con l’omaggio all’attore-regista Francesco Nuti, molto segnato dopo la caduta nel proprio appartamento, che sarà ricordato in ‘Francesco Nuti… e vengo da lontano’.