Spalletti: Mandzukic ha preso per il culo. De Rossi… VIDEO

di Ermete Trismegisto
Pubblicato il 26 Gennaio 2016 - 10:26 OLTRE 6 MESI FA
Spalletti: "Mandzukic lo ha preso per il culo. De Rossi..."

Spalletti: “Mandzukic lo ha preso per il culo. De Rossi…”

ROMA – Spalletti: “Mandzukic lo ha preso per il culo. De Rossi…”. Luciano Spalletti torna sugli insulti di Daniele De Rossi a Mario Mandzukic durante Juventus-Roma di domenica sera vinta 1-0 dai bianconeri. Lo fa in conferenza stampa e parlando davanti ai giornalisti il tecnico di Certaldo rimprovera a De Rossi non tanto e non solo l’insulto razzista (De Rossi avrebbe detto a Mandzukic “zingaro di m…”) quanto l’ingenuità del rispondere in maniera così plateale sapendo che oggi, sul campo, le telecamere vedono tutto o quasi.

“Mandzukic ha preso per il culo tutti per dieci minuti e nessuno gli ha detto niente, De Rossi ha risposto al suo avversario. Gli insegnerò a mettere la mano davanti alla bocca quando parla” spiega Spalletti.

Ma Spalletti, che dopo la sconfitta di Torino ha capito che c’è molto lavoro da fare e ha di fatto tolto i riposi ai suoi calciatori, se l’è presa anche con Alessandro Florenzi. I due avevano già discusso in campo, al momento della sostituzione dell’esterno giallorosso. Florenzi ha detto qualcosa al tecnico che ha risposto con un “Devi stare zitto” che non ammetteva repliche. Poi, nelle interviste a caldo Spalletti aveva rincarato la dose spiegando che certi atteggiamenti non sono da campione e che da uno come “Florenzi ci si aspetta di più”. Concetto che Spalletti ha ripetuto anche in seguito: “Quando la smetterà di protestare troppo diventerà un campionissimo”.

Tra reazioni nervose, insulti, falli a palla lontana e cartellini gialli presi per proteste Spalletti ha ereditato una Roma non solo scarica sul piano psico-fisico ma anche con i nervi a fior di pelle. Per rimediare ha scelto la linea dura. Di risultati ancora non se ne vedono ma è anche vero che il tecnico è a Trigoria da meno di dieci giorni. Con la situazione così, però, anche il contentino del terzo posto (l’ultimo buono per arrivare almeno ai preliminari di Champions) rischia di essere una chimera.