Wojtyla: la statua del Papa più brutta che c’è. Non piace nemmeno al Vaticano

Pubblicato il 20 Maggio 2011 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La statua dedicata a Papa Giovani Paolo II a Termini ha messo tutti d’accordo: non piace a nessuno. Qualcuno ha detto che assomiglia a una cabina telefonica, qualcun’altro addirittura a un vespasiano. Anche l’Osservatore Romano, guardandola, ha storto il naso e si è lasciato andare a un laconico “pecca di una scarsa riconoscibilità”.

Effettivamente a guardarla non è proprio il massimo della bellezza. Una statua di oltre cinque metri, fusa in bronzo con una patina color argento ad opera dello scultore Oliviero Rainaldi e donata alla città dalla fondazione Silvana Paolini Angelucci. Fatto sta che dal 18 maggio domina piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini. L’autore ha giustificato la sua opera dicendo: “Ho scelto una foto del ’93 dove Giovanni Paolo II abbracciava un bambino: ho riprodotto quel gesto, come una vela che accoglie”.

Un gesto di “accoglienza” che, però, non ha convinto l’Osservatore Romano: “La suggestione dell’opera – si legge in un articolo – consiste nell’abbraccio ideale che il Pontefice era solito dare ai fedeli della sua diocesi e offrire ai molti pellegrini e visitatori” ma “il suo volto, situato in cima alla struttura, ha però solo una lontana somiglianza con quello del Papa. E complessivamente il risultato non sembra all’altezza dell’intento, tanto che in proposito già si sono levate voci critiche”.

Gli unici a vederla bella sembrano siano l’autore e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno secondo cui “è il modo più bello e più giusto per concludere le celebrazioni della beatificazione, lasciando una traccia indelebile nel cuore della città”. Il primo cittadino ha continuato: “Nella sua porta di accesso – aggiunge Alemanno – Roma ricorderà per sempre la figura di Giovanni Paolo II. La stazione è dedicata a Wojtyla dal 2006, un’intitolazione che non può essere sottaciuta e questa statua servirà a sottolinearlo a chi verrà a Roma. La statua è bella e suggestiva è un’opera moderna e come tale stimola la fantasia: ognuno troverà la visione giusta, chi soffre avrà conforto, chi cerca un punto di riferimento lo troverà”.