Taranto, Don Antonio allontanato per orge tra preti. Accusatore: chiedeva diciassettenni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Aprile 2015 - 20:09 OLTRE 6 MESI FA
Taranto, Don Antonio allontanato per orge tra preti. Accusatore: chiedeva diciassetteni

Taranto, Don Antonio allontanato per orge tra preti. Accusatore: chiedeva diciassetteni

TARANTO – Orge tra sacerdoti, chat erotiche su Facebook e Skype, scambio di foto intime, sesso a pagamento. Uno scandalo a luci rosse scuote Taranto. Ad essere accusato e, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, ad essere già stato allontanato dalla città pugliese è Don Antonio Calvieri, sacerdote dell’ordine dei Carmelitani. A puntare il dito contro di lui è un uomo di 32 anni di Rovigo, descritto come “vicino agli ambienti ecclesiastici”. Si chiama Andrea Baldon, ha un passato da ex cuoco e contro il religioso ha depositato una denuncia querela. Lo accusa di essere autore di vessazioni e abusi sessuali virtuali.

Impossibile, in questa fase, capire se e quanto le accuse vengano considerate attendibili. Sta di fatto che la Curia ha allontanato il parroco. E che le accuse di Baldon, riportate da Nazareno Dinoi per il Corriere della Sera, contengono elementi inquietanti, come la presunta richiesta di minorenni “ben dotati” per avere rapporti sessuali. Scrive il Corriere:

“Nella denuncia in cui si fa cenno a rapporti con minori («mi chiedeva se conosco ragazzi giovani anche diciassettenni magri ben dotati»), sono descritti tre mesi di rapporti via web con particolari imbarazzanti che descrivono veri e propri rapporti sessuali a distanza. «Don Antonio era sempre collegato 24 ore su 24 – si legge nell’esposto – e mi prometteva un lavoro a Taranto»”.

L’inchiesta, sempre secondo Dinoi, rischia di allargarsi ancora di più, arrivando persino a Roma:

Nelle carte finite sul tavolo del vicario giudiziale della sede tarantina del Tribunale ecclesiastico della Puglia, monsignor Giuseppe Donato Montanaro, non c’è solo la presunta attività sessuale del sacerdote tarantino, ma ci sarebbe anche quella di altri esponenti di Chiesa di varie regioni d’Italia, fino al Vaticano. «Verso metà dicembre del 2014 su Facebook mi contatta una persona (nella denuncia seguono le generalità del parroco,ndr) che mi dice essere un sacerdote». Sarebbe iniziato così, tra i due, il rapporto che si è protratto sino allo scorso mese di marzo. «Un giorno – continua la lettera — mi disse: ti devo confessare una cosa, ho una debolezza, sono gay». Il rapporto, spiega l’estensore della denuncia, è diventato sempre più confidenziale e intimo sfiorando la familiarità. Il parroco di Taranto, che ha superato i cinquant’anni, avrebbe confidato al suo giovane amico di avere un’intensa vita sessuale quasi sempre con preti, ma non solo. Racconta di una storia avuta anche con un giovane militare della Guardia svizzera del Vaticano. Scrive il trentaduenne del Nord. «Allora mi chiedo, questa persona ama Dio? Ama la Chiesa? Ha rispetto per Dio e tutta la santa Chiesa? Il Vescovo? Il Papa? Merita una persona così di essere chiamato alla parola di Dio …. Essendo un sacerdote che chiede di fare orge tra preti suoi conoscenti, amici e via così?».