Uccisa, fatta a pezzi e messa in una borsa frigo per birre FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Aprile 2015 - 14:02 OLTRE 6 MESI FA

CITTA’ DEL MESSICO – Uccisa, fatta a pezzi, messa in una borsa frigo per birre e poi fotografata come monito per le gang rivali. E’ morta così in Messico Joselyn Alejandra Niño, una ragazza di una ventina d’anni, esponente di primo piano dei Los Zetas, uno dei principali clan di narcotrafficanti.

Per tutti Joselyn era “La flaca”, ovvero “la secca”, un nome di battaglia già usato in precedenza da altre due donne del narcotraffico. E un nome che evidentemente non porta bene: prima di lei a portarlo sono c state Veronica Mireya Moreno, ex poliziotta legata al cartello Los Zetas, omicida e trafficante arrestata nel 2011, e Nancy Manriquez Quintanar.

“La Flaca” doveva la sua popolarità soprattutto ai social: a gennaio, una sua foto con espressione angelica e mitra in braccio. Ben diverse le sue ultime foto: la flaca giace accanto ad altre due vittime, si vedono i pezzi del suo corpo nel frigo, e sul braccio il suo tatuaggio “Niño”.