Usa. La storica Playboy Enterprise vende le sue conigliette

Pubblicato il 25 Marzo 2016 - 13:40 OLTRE 6 MESI FA
Le conigliette di Playboy

Le conigliette di Playboy

USA, NEW YORK –  La storica Playboy Enterprise mette in vendita le sue conigliette. La società a cui fa capo il magazine salito alle cronache per i suoi nudi, e che ha poi abbandonato, valuta le sue opzioni, inclusa una vendita anche a pezzi.

E ha assunto la banca di investimento Moelis come advisor, anche per un’eventuale asta dell’azienda. Playboy Magazine è stato fondato da Hugh Hefner nel 1953 con un investimento di 8.000 dollari raccolti in prestito.

Secondo quanto scrive il Wall Street Journal, Playboy vale ora fino a 500 milioni di dollari. La società non è più quotata, da quando nel 2011 Heffner, che oggi ha 89 anni, ha deciso di ritirala dagli scambi, e quindi non ha l’obbligo di comunicare il suo andamento finanziario. Al delisting del 2011 Playboy era valutata 207 milioni di dollari.

Nel 2015 le sue attività media hanno generato 38 milioni di dollari, mentre altri 55 milioni – secondo alcune stime – sarebbero stati generati dalle licenze concesse sul marchio. La rosa dei papabili acquirenti potrebbe includere società che intendono solo usufruire del marchio, concedendolo in licenza ad altri, o società media. Ma anche chi punta a mettere le mani su un un’azienda ‘trofeo’.

A Playboy fanno capo anche altre proprietà, inclusa la mansion di Playboy a Chicago valutata 55 milioni di dollari, una imponente proprietà a Los Angeles messa in vendita nei mesi scorsi. Nel raccogliere l’interesse per la casa, Playboy avrebbe riscontrato alcuni potenziali acquirenti per rilevare l’intera società.

Playboy per più di mezzo secolo ha dettato il dibattito americano sul tema del sesso, ma negli ultimi anni ha incontrato difficoltà nel restare rilevante fra vendite in calo e un internet dove materiale solo per adulti è alla portata di tutti. Al suo apice nel 1975 Playboy aveva una circolazione di 5,6 milioni di copie, crollata poi negli anni successivi a 800.000 copie.