Valentina Nappi, foto con Giampietro Belotti su Fb: nazista che sfidò Sentinelle

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Dicembre 2014 - 20:48 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Valentina Nappi, famosa pornostar italiana e blogger di MicroMega, e Giampietro Belotti, il ragazzo che vestito da nazista dell’Illinois ha sfidato le Sentinelle in Piedi, si mostrano insieme in una foto su Facebook abbracciati e seminudi.

La foto è stata riproposta dalla pagina FacebookRivoluzione Razionale“, che scrive:

“Giampietro Belotti, per i pochi che ancora non lo conoscono, è il ragazzo che ha “sfidato” un presidio delle Sentinelle in Piedi qualche mese fa, travestendosi da Nazista dell’Illinois e portando alle Sentinelle la “solidarietà” di quest’ultimi. Tra citazioni di Chaplin e dei Blues Brothers, la sua notorietà è cresciuta fino a renderlo un simbolo della lotta all’omofobia.

Valentina Nappi, per i pochi che ancora non la conoscono, è una delle più famose pornostar italiane ma anche un’opinionista (controversa ma non banale) con un blog personale su MicroMega, una delle più autorevoli riviste di cultura e filosofia; sostenitrice della necessità di una maggiore libertà sessuale e di una morale non vincolata ad archetipi vetero-religiosi, si spende in prima persona per tali obiettivi.

L’incontro tra i due è forse il naturale evolversi di pensieri molto contingenti, in parte sovrapponibili. Ma basta una foto, condivisa sui rispettivi profili, di loro due abbracciati e (semi)nudi che scoppia il putiferio.

C’è chi rinfaccia a Giampietro di sfruttare la sua notorietà per “pucciare il biscotto” nelle zone alte, chi invece cade dal pero e si sorprende che lui non sia gay, chi lo invidia, chi ancora lo taccia di maschilismo e di aver contravvenuto ai principi che predica, mancando di coerenza ed essendo, in ultima analisi, non diverso dal maschio “alfa” che le Sentinelle pongono a modello.

C’è davvero poco di cui rallegrarsi. Esponenti di un femminismo deviato, che con la filosofia originaria del movimento hanno ben poco cui spartire, pensano di desumere da una foto una serie di laidi retroscena su cui pontificare per affermare la propria superiorità morale, perché “quella è una troia” e “l’altro è uno stronzo”. Ma non si battevano per un’uguaglianza, un’equità, una reciproca accettazione?

Non ci vogliamo rifugiare nel “chi siamo noi per giudicare”: è questa stessa una frase viscida che sottende un giudizio già pensato ma non espresso, e facilmente negativo. Noi invece vogliamo giudicare, e positivamente, la cosa. Di cosa succeda sotto le lenzuola ci interessa poco e niente, ma vediamo difficile che due personaggi si incontrino e pubblicizzino il loro incontro (tenendo conto della risonanza e del rispettivo ampio pubblico) senza che vi sia dell’altro.

E dell’altro c’è, ma non saremo noi di certo a svelarlo; si legge tra le righe nelle risposte di Giampietro che un progetto è in sviluppo. Noi ci limitiamo ad attenderlo, con molta curiosità ma anche con la consapevolezza che quasi sempre se fai qualcosa di buono troverai chi comunque ti punta il dito contro, in nome di una morale che funziona o in base alla parte in cui ti trovi.

Valentina Nappi
Giampietro Belotti il nazista dell’Illinois

#instanazi”.