Valentina Nappi, la pornostar che sogna economia che annienti piccola borghesia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Dicembre 2014 - 07:28| Aggiornato il 18 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA
Valentina Nappi, la pornostar che sogna economia che annienti piccola borghesia

Valentina Nappi, la pornostar che sogna economia che annienti piccola borghesia

ROMA –   Si chiama Valentina Nappi, ha 24 anni, è una pornostar. Ma è anche una donna che ha un suo blog su Micromega, in cui più volte si è cimentata su temi filosofici, politici ed economici.

Nell’articolo che segue, intervistata da Camilla Conti per il Fatto Quotidiano parla anche di Bce.

 

Valentina Nappi è nata ventiquattro anni fa a Scafati, in provincia di Salerno. Ha frequentato il liceo artistico e un corso di laurea in Design. Poi ha capito che la sua strada era un’altra. Oggi di lavoro fa l’attrice porno, l’ha scoperta Rocco Siffredi. Lei però dice: “Non faccio la pornoattrice. Lo sono”. Valentina è una stella dell’hard ma scrive anche sul blog di Micromega dove espone le sue teorie sul sesso: “In Italia se ne fa poco e male, ed è colpa soprattutto delle donne”.

Sulla filosofia: citando il giudizio morale kantiano, “essere troia è giusto, ma soprattutto non esserlo è sbagliato”. E sulla politica: “CasaPound, leghisti e grillini sono reazionari, parlano alla pancia della gente e non alle teste”. Quanto al fascismo, “non si tratta di essere antifascisti in assenza di fascismo, bensì di essere radicalmente antifascisti in presenza del concreto rischio di derive fasciste”.

Il sesso incrocia spesso la strada della finanza, almeno al cinema o sui libri. Perché?

La finanza, nella percezione comune, ha a che fare col potere. Commercialmente è un mix vincente. Il sesso però funziona solo quando viene introdotto in contesti altri rispetto a quello meramente sessuale. Infatti il porno va, dal punto di vista dei fatturati, malissimo. Ma l’uso del sesso in contesti non pornografici va benissimo.

È così perché quello che vende è il sesso come aspirazione, il sesso che ha lo stesso valore delle immagini di Capri nella pubblicità di una casa di moda. Sesso quindi come bene scarso, come status da conquistare. La pornografia è il contrario: è democratizzazione dell’accesso al sesso, abbattimento del valore aspirational del sesso. Ecco perché quello che funziona è un certo uso del sesso, mentre la pornografia è in crisi.

La “Nappi-filosofia” è che se tutti facessimo sesso con chi ci pare, e in ogni modo, saremmo più contenti. Seguendo questa logica, ha senso imporre un senso morale ed etico alla finanza? O vale tutto, come nel sesso?

No, attenzione. Quando dico che non essere troie è sbagliato, non dico affatto che l’etica in ambito sessuale non ci debba essere. Al contrario, adotto una precisa posizione normativa. Tu stai dando per scontato che l’unica posizione normativa possibile in ambito sessuale sia quella della tradizione e che l’unica eventuale alternativa plausibile sia la rinuncia alla normatività. Io non sono di questo avviso: io condanno moralmente le “fighe di legno”

Quelle consapevoli di esercitare un potere sui maschi, esattamente come condanno l’usura. E quelle inconsapevoli, che pensano di essere nel giusto, perché per me l’adesione acritica ai valori della tradizione, ad esempio quelli tramandati dai genitori o dalla comunità, è un peccato mortale. Se poi qualcuna ritiene che, indipendentemente dalla morale tradizionale, dagli interessi pratici, dal rapporto con il giudizio della comunità, dall’inerzia dei costumi, dalle pulsioni come la gelosia spiegabili in termini di psicologia evoluzionistica, sia eticamente giusto essere fighe di legno, allora ne possiamo parlare.

E ci porta lontani dalla finanza. Torniamoci. Quale economia è più rivoluzionaria, quella di Keynes o di Hayek?
È rivoluzionario abbattere i valori piccolo-borghesi. Quindi l’economia rivoluzionaria è quella che annienta la piccola borghesia”.

Un giudizio sulla politica monetaria della Banca centrale europea?

Penso che la sola politica monetaria non sia sufficiente per uscire dalla crisi e penso sia necessario procedere verso un’Europa federale. Il mio sogno è che l’Italia, la Francia, la Germania eccetera divengano stati della Federazione Europea proprio come il Nevada, la California, la Florida sono stati della Federazione degli Stati Uniti d’America.

Andiamo all’economia reale: la porno-tax è stata un flop?

È un’imposta che non produce gettito perché il porno fattura pochissimo e in Italia praticamente non esiste. Forse era un modo per colpire un settore già in crisi di suo.