Veronica Panarello, telefonino segreto e lite con Loris su film pedofilia

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Dicembre 2014 - 09:13 OLTRE 6 MESI FA
Veronica Panarello, telefonino segreto e lite con Loris su film pedofilia

Veronica Panarello col marito Davide Stival

RAGUSA – Un telefonino segreto mai trovato e una lite col figlio, il piccolo Andrea Loris Stival, la sera prima del delitto. Su questi e altri dettagli si è concentrata l’attenzione dei pm di Ragusa secondo i quali fu Veronica Panarello, la mamma, ad uccidere il suo bambino quel maledetto sabato 29 novembre. Nei verbali e le intercettazioni del decreto di fermo riportati dal Corriere della Sera, sono raccolti i microtraumi della sua vita precedente, prima di “diventare una Stival”, come dice sua madre. Quando cioè nel 2004, ad appena 16 anni, lascia la famiglia d’origine per costruire la sua nuova famiglia con quello che oggi è suo marito, Davide Stival.

Lo stesso anno, il 2004, Veronica tentò per la seconda volta il suicidio. A raccontarlo agli inquirenti è stata sua madre Carmela:

“Nel 2004 io ero al telefono con un amico e lei ascoltò la conversazione. Andò da mio marito che dormiva per dirgli che io avevo l’amante ma lui non si interessò della cosa e le disse di lasciarlo in pace, addirittura le diede uno schiaffo. Lei uscì e poco dopo vidi arrivare una pattuglia dei carabinieri…”.

Veronica aveva tentato di impiccarsi con un cappio di plastica nella serra vicino casa “in preda alla disperazione per paura che sua madre potesse abbandonare la famiglia”, scrivono gli inquirenti nel fermo. Difficile non notare la somiglianza con l’omicidio di Loris, ucciso con una fascetta plastificata.

Ma non era la prima volta. Un anno prima, nel 2003, Veronica tentò il suicidio bevendo candeggina. E’ sempre la madre Carmela a raccontarlo “solo perché aveva litigato con i suoi compagni di scuola”. Ancora una somiglianza con Loris: la mattina del 29 novembre scorso, quando suo figlio sparì, Veronica raccontò di una piccola lite avuta con lui che “non voleva andare a scuola perché i suoi compagni lo prendevano in giro”. Ed è su questi bisticci che i magistrati provano a concentrarsi inizialmente: è sempre Veronica a informarli, subito dopo la scomparsa, del litigio avuto la sera prima con Loris. Lui voleva guardare un film fino a tardi e lei lo sgridò mandandolo a letto prima. Il film si intitola Il segreto e narra la storia di un pedofilo che tenta di ricostruire la sua vita dopo il carcere. Non esattamente un film consigliato ai minori.

In questo scenario, già carico di episodi sospetti, si aggiunge il racconto della sorella di Veronica, Antonella, con la quale non ha mai avuto un rapporto fraterno. E’ Antonella a mettere la pulce nell’orecchio dei pm: “Mi risulta che Veronica aveva più utenze telefoniche. Ha detto di aver nascosto bene il cellulare che conteneva video e foto di Loris”. Ma fino ad ora non v’è traccia di un secondo telefonino.

Antonella ha riferito anche dei rapporti della sorella con la madre. Riporta sempre il Corriere:

“Pessimi – risponde – Veronica dice che nostra madre l’ha abbandonata ma non è così, è stata le ad abbandonarla”.

E ancora:

“Dal 2004 non ho più rapporti con lei, nonostante lei mi avesse chiesto più volte l’amicizia su Facebook. Quando era più piccola e abitavamo ancora in provincia di Savona voleva buttarsi dalla finestra dell’asilo”.