WASHINGTON, 12 FEB – Neanche la figlia di Whitney Houston, la diciannovenne Bobbi Kristina, è stata autorizzata a vedere il corpo della madre. Secondo quanto informa il sito Tmz, la ragazza è giunta all’Hilton di Beverly Hills diverse ore dopo la tragedia. A quel punto è salita al quarto piano, dove era la stanza della madre, ma i poliziotti non le hanno permesso di entrare. Lei ha cominciato a urlare disperata contro gli agenti, ma non c’è stato nulla da fare. Il riconoscimento della salma era stato già fatto da altri amici e parenti che erano nella stanza, quando sono arrivati gli agenti.
Più o meno mentre la ragazza piangeva e il corpo di Whitney era ancora nella stanza, in un salone dell’albergo, aveva comunque inizio la festa per la quale Whitney era lì, secondo la legge ferrea dello spettacolo americano: ”the show must go on”.
Organizzata da Clive Davis, l’agente musicale che la scoprì il party è iniziato con un ricordo della cantante. ”Abbiamo tutti il cuore devastato dal dolore. Il mio pensiero – ha detto Davis al microfono – va alla figlia Bobbi Cristina e alla madre Cissy. Whitney era una persona splendida. E avrebbe voluto che la musica continuasse”.
Poi il ricordo emozionato di Tony Bennett: ”Prima Michael Jackson, poi Amy Winehouse. E ora Whitney Houston. Ora vorrei che tutti i presenti in questa sala sala spingano il governo a legalizzare le droghe”.
Sempre il sito Tmz ha diffuso la notizia infine, che la Houston sarebbe morta affogata nella vasca da bagno. La cantante avrebbe perso i sensi dopo un mix di alcol e droga.
A seguire le immagini della diciannovenne Bobbi Kristina che arriva sul luogo della tragedia (foto Ap/LaPresse)