Putin il nuovo Hitler! Russia: guerra imminente, Europa debole, generale inglese dà l’allarme

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Gennaio 2018 - 06:15 OLTRE 6 MESI FA
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Allarme nel Regno Unito: “Con i tagli alla difesa vulnerabili ad un attacco della Russia”

LONDRA – La Russia di Vladimir Putin potrebbe lanciare una guerra contro l’Occidente “prima di quando ce lo possiamo aspettare”. Lancia l’allarme il capo di Stato maggiore della Difesa della Gran Bretagna, generale Nick Carter. La potenza militare russa. avverte, è sbalorditiva, i Paesi della Europa occidentale, Gran Bretagna in testa, sono in condizioni di grande inferiorità sul piano militare.

E ancora. Il Cremlino rappresenta “una minaccia imminente e lampante”. Una guerra potrebbe avere inizio con qualcosa che non ci aspettiamo. La Russia non è “migliaia di miglia lontana, è alle porte dell’Europa”, ha detto, in una conferenza-comizio al Royal United Services Institute.

L’intervento militare russo in Siria è una prova generale. Sul campo di battaglia contro l’Isis Putin allena i suoi soldati e i generali di Putin provano l’efficacia dei loro missili.

Il generale può essere stato influenzato dal film L’ora più buia, sul titanico sforzo di Winston Churchill per sollevare il morale britannico davanti al pericolo rappresentato da Adolf Hitler. Potrebbe voler cancellare l’impressione di ignavia data dagli alti comandi inglesi all0inizio della seconda guerra mondiale. Al posto di Hitler Carte ha messo Putin, il nuovo zar di una Russia un po’ meno grande ma molto più ricca grazie al petrolio.

Oppure più semplicemente l’establishment militare britannico combatte per difendere i fondi destinati alla Difesa, a rischio tagli profondi e pesanti. Brexit comporta grandi risparmi. Quelli sulle spese militari sono i più ovvi. Infatti, come tutti i salmi finiscono in gloria, l’allarme lanciato dal militare inglese numero uno, si chiude con l’avvertimento che la capacità britannica di un attacco preventivo o di una risposta miliare a quella minaccia “sarà erosa se non cerchiamo di pareggiare le forze, ora”.

I tagli alla Difesa, infatti, lascerebbero la Gran Bretagna vulnerabile a un attacco di Vladimir Putin: il generale. Nick Carter, capo di Stato Maggiore britannico, mette in guardia su questo pericolo che impedirebbe al Regno Unito di “stare al passo” della forza militare russa.

Ecco alcuni numeri di confronto:

Spesa miliare in rapporto al Pil. Russia: 5%, Gran Bretagna; 2%.

Militari in servizio nell’Esercito: Russia 270 mila, Gran Bretagna 82 mila.

Carri armati: Russia 2.700, Gran Bretagna 400.

Aviazione. 165 mila uomini contro 30 mila della mitica Raf.

Aerei: Russia 500, Gran Bretagna 200.

Marina. 150 mila russi contro 29 mila inglesi.

Sommergibili: 62 a 11. Navi di superficie 28 a 21.

Meno male che l’America c’è…

La Gran Bretagna, sostiene Carter, deve agire ora, così che le Forze Armate possano fronteggiare la minaccia russa, avverte Carter: parole che suonano come una richiesta di fondi al Ministero della Difesa in vista delle prossime conclusioni di una revisione della sicurezza.

Una fonte della Difesa ha affermato che “se sulla scena mondiale vogliamo essere seri protagonisti, dobbiamo agire congiuntamente”, ne consegue il timore che l’esercito britannico sia già a corto di finanziamenti, scrive il Daily Mail.

Due caccia della Raf di recente hanno ricevuto l’ordine di decollo immediato per intercettare velivoli militari russi che volavano verso la cosiddetta “area di interesse” del Regno Unito e il numero di sottomarini russi vicini alle acque britanniche è al massimo dai tempi della Guerra Fredda.

L’esercito aveva prospettato la possibilità che Mosca volesse tagliare essenziali cavi sottomarini per scatenare il caos nel Regno Unito. Poiché l’esercito russo è sempre più aggressivo, scrive il tabloid britannico, la premier Theresa May ha avvertito anche di una “campagna di cyber-spionaggio e disgregazione” da parte del Cremlino.

Le agenzie di intelligence hanno accusato gli agenti russi di tentare di hackerare la rete energetica.
Nel corso di una riunione con il think-thank Royal United Services Institute, Nick Carter ha parlato delle armi hi-tech di Mosca, indicando i 26 missili russi Kalibr che hanno colpito obiettivi siriani dopo essere stati lanciati dal Mar Caspio, a 1.496 chilometri di distanza.

Il capo di Stato Maggiore ha sottolineato che la minaccia della guerra tradizionale ancora sussiste, con la Russia che simula attacchi in tutta l’Europa settentrionale. La fonte della Difesa ha detto che lo Stato Maggiore del Regno Unito concorda l’analisi statunitense che “ora la più grave minaccia” è su base statale invece che da parte dei terroristi.