Belgio, la Camera vieta il velo integrale in pubblico: è il primo Paese occidentale a farlo

Pubblicato il 29 Aprile 2010 - 20:20 OLTRE 6 MESI FA

Il Belgio vieta il velo islamico integrale in pubblico. Nonostante la crisi di governo la Camera si è riunita per votare la legge e il Paese diventa così il primo Paese occidentale ad adottare una misura simile, anticipando la Francia che esaminerà un testo analogo a maggio.

Il testo che ora dovrà passare all’esame del Senato, è stato approvato all’unanimità con due sole astensioni. Non cita esplicitamente il burqa o il niqab e stabilisce che “le persone che si presentano in uno spazio pubblico col volo coperto o mascherato, completamente o in parte, con un capo di abbigliamento che non le rende identificabili” saranno punite con un’ammenda o con una pena detentiva fino a sette giorni. Per spazio pubblico si intendono non solo edifici pubblici ma anche strade, giardini e impianti sportivi.

La settimana scorsa centinaia di persone erano scese in piazza a Bruxelles per chiedere di vietare tutti i simboli religiosi nelle scuole pubbliche: non solo quelli appesi alle pareti della aule, ma anche quelli indossati dagli insegnanti. Hanno manifestato in difesa “della neutralità e della laicità della scuola”.

L’iniziativa – tra i promotori anche alcune associazioni anti-velo, contrarie all’uso del burqa e del niqab – è stata organizzata in risposta ad alcuni episodi che ultimamente in Belgio hanno suscitato molte polemiche. Come quello di un’insegnante musulmana di matematica, in una scuola di Charleroi, che in mancanza di un divieto specifico nella legislazione belga è stata autorizzata dal tribunale a condurre le lezioni con il velo, nonostante le proteste di molti genitori e insegnanti.

“La neutralità dell’insegnamento – hanno spiegato gli organizzatori della manifestazione di Bruxelles – non è più garantita se degli insegnanti portano e ostentano nel corso delle lezioni dei simboli che mostrano le loro convinzioni religiose”.