Berlino nega il diktat sul commissariamento della Grecia

Pubblicato il 28 Gennaio 2012 - 20:23 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – Non e' un diktat quello di Berlino. ''Nessuna opzione potra' essere messa in pratica senza il consenso della Grecia'', dicono fonti governative citate dall'Handelsblatt a proposito della proposta di 'commissariare' la Grecia per far rientrare il deficit di bilancio. E sulla iniziativa tedesca, rivelata oggi dalle pagine del Financial times, hanno preso posizione in giornata diversi parlamentari di spicco dell'Unione (CDU-CSU).

''Dal momento che molte prescrizioni non sono state tradotte in pratica dalla Grecia – ha detto ad esempio il responsabile del Bilancio del gruppo parlamentare della CDU, Norbert Barthle -la proposta di un controllo o di una vigilanza e' efficace''. L'idea di un commissario per il rigore – spiega ancora il quotidiano economico on line – non e' nuova e si trova gia' nel documento della Cdu, deciso all'assemblea di partito del novembre scorso.

Intanto, nelle trattative in corso con il settore privato – ha spiegato un altro pezzo da novanta della CDU, Peter Altmeier, in un'intervista alla Neuen Osnabrücker Zeitung, che uscira' domani -, la Germania insiste per una rinuncia di 100 miliardi di euro''.

Al centro del dibattito, a Berlino, sulle sorti di Atene, anche l'ipotesi di un ulteriore fabbisogno finanziario della Grecia, che, secondo la Troika citata da Spiegel, necessiterebbe di 15 miliardi di euro in piu' rispetto ai 130 miliardi decisi ad ottobre.

Su questo dovra' pronunciarsi il Bundestag: ''E l'approvazione non dipendera' tanto dalla cifra – ha commentato Barthle, (citato in serata da Spiegel) – presupposto perche' il Bundestag si pronunci favorevolmente e' che la Troika certifichi che la Grecia e' sulla buona strada''.