Berlusconi difende Sarkozy sui rom: “Vanno espulsi, la Reding ha sbagliato”

Pubblicato il 15 Settembre 2010 - 19:59| Aggiornato il 16 Settembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy uniti contro i rom all’urlo di “scuotiamo l’Europa”. Sarkozy ha inaugurato una politica dal pugno duro ed è stato fortemente contestato dall’Unione Europea, ora Berlusconi prende posizione e difende a spada tratta “l’amico” Sarkò. Alla commissaria Ue che ha criticato la politica francese delle esplulsioni e proposto di rimpatriare in Francia i rom cacciati, il Cavaliere ha mandato a dire: Viviane Reding ”avrebbe fatto meglio a trattare l’argomento in privato con i dirigenti francesi, prima di esprimersi pubblicamente come ha fatto”. Messaggio chiaro che il Cavaliere manda proprio dalle colonne del quotidiano francese ‘Le Figarò’.

Una presa di posizione, quella di Berlusconi, che certo non passerà inosservata. Non solo perché il premier italiano ha difeso una politica da molti definita xenofoba e razzista, ma soprattutto perché Berlusconi ha anche detto che iniziative come quelle francesi contro i rom dovrebbero essere “copiate” da altri paesi europei e discusse sia al G8 che al G20. ”Speriamo che la convergenza italo-francese aiuti a scuotere l’Europea – ha detto Berlusconi – e ad affrontare il problema (dei rom e dell’immigrazione, ndr) con politiche comuni”. Il premier suggerisce di ”aggiungere questo tema al Consiglio europeo per parlarne tutti insieme e trovare una posizione comune”.

”Questo problema dei rom non è soltanto francese – ha spiegato il premier – Riguarda tutti i Paesi d’Europa. Bisogna dunque aggiungere questo tema al Consiglio europeo per parlarne tutti insieme e trovare una posizione comune”.

”D’altra parte – ha aggiunto Berlusconi – la questione dei rom non è l’unica che si pone all’Europa: c’è anche l’immigrazione clandestina. L’Italia è particolarmente esposta a causa dell’estensione delle sue coste, ma l’Europa non ha ancora capito che non si tratta di un problema unicamente francese o italiano, greco o spagnolo. Il presidente Sarkozy, invece, ne e’ pienamente consapevole. Speriamo che la convergenza italo-francese aiuti a scuotere l’Europa e ad affrontare il problema con politiche comuni”.

La difesa di Berlusconi arriva dopo l’attacco di Sarkozy alla Reding. “I Rom rimpatriati? Che li accolga il Lussemburgo” ha detto oggi il presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy al commissario Ue Viviane Reding.

La Reding, responsabile della Giustizia a Bruxelles nonché vicepresidente dell’esecutivo Ue martedì aveva denunciato la circolare di agosto sui Rom messa a punto dal governo di Parigi per procedere alle espulsioni ”mirate”, affermando fra l’altro di pensare che ”l’Europa non era testimone di questo genere di situazioni dalla seconda guerra mondiale” e minacciando una procedura di infrazione, in seguito alle misure adottate nei confronti dei rom.

Dopo l’attacco di Sarkò e Berlusconi la Reding corregge il tiro. “L’espulsione dei rom dalla Francia – dice in serata la Reding – non ha niente a che vedere con quanto successo durante la seconda guerra mondiale.Mi rammarico per le interpretazioni che spostano l’attenzione da un problema che bisogna invece risolvere ora. Non ho avuto in alcun caso stabilire un paragone tra la seconda guerra mondiale e le azioni di oggi del governo francese”. Ieri Reding, nel corso di una conferenza stampa, nel criticare le espulsioni messe in atto da Parigi aveva affermato: ”Sono stata personalmente toccata da circostanze che danno l’impressione che delle persone siano allontanate da uno Stato membro della Ue solo perche’ appartenenti a una certa minoranza etnica. Pensavo che l’Europa non sarebbe piu’ stata testimone di questo genere di situazioni dopo la seconda guerra mondiale”.

La Merkel ha invece preso le distanze dai colleghi europei. Il cancelliere tedesco Angela Merkel è d’accordo con la commissaria alla giustizia Viviane Reding sulla sostanza, ma non sui toni usati. Lo ha detto lei stesso parlando con i giornalisti al meeting del Ppe, alla vigilia del vertice Ue di domani. ”Trovo che la Commissione Ue abbia ragione – ha detto la cancelliera tedesca – sul fatto che si deve valutare se gli Stati membri agiscano con basi legali nell’applicazione del trattato europeo. Penso però che il tono adottato dalla commissaria Reding e in particolare il paragone storico fatto non siano stati adeguati. Spero che si ritrovi il bon ton”.

Replica stizzita anche dagli Stati Uniti. Washington ha invitato il governo francese e quello di altri paesi a ”rispettare i diritti dei rom”. Lo rende noto alla Afp una fonte anonima del Dipartimento di Stato americano. ”Ignoro se abbiamo affrontato la questione con la Francia – spiega la fonte – ma, con tutta evidenza, i diritti dei Rom sono fondamentali per noi, ed invitiamo la Francia ed altri paesi a rispettare i diritti dei Rom”. Il segretario di Stato Hillary Clinton aveva ricordato nel maggio scorso che il diritto dei Rom rimane una delle priorita’ dell’Amministrazione del presidente Usa Barack Obama, in un messaggio diffuso in occasione della giornata internazionale dei Rom.


”Questo problema dei rom non e’ soltanto francese – ha spiegato il premier -. Riguarda tutti i Paesi d’Europa. Bisogna dunque aggiungere questo tema al Consiglio europeo per parlarne tutti insieme e trovare una posizione comune”. ”D’altra parte – ha aggiunto Berlusconi – la questione dei rom non e’ l’unica che si pone all’Europa: c’e’ anche l’immigrazione clandestina. L’Italia e’ particolarmente esposta a causa dell’estensione delle sue coste, ma l’Europa non ha ancora capito che non si tratta di un problema unicamente francese o italiano, greco o spagnolo. Il presidente Sarkozy, invece, ne e’ pienamente consapevole. Speriamo che la convergenza italo-francese aiuti a scuotere l’Europa e ad affrontare il problema con politiche comuni”.