LONDRA – Nigel Farage non ammette la sconfitta davanti agli opinion poll e agli scrutini che danno il Remain come risultato favorito al referendum sulla Brexit. I primi dati iniziano ad arrivare alla chiusura delle urne nella notte tra il 23 e 24 giugno, in cui si deciderà il futuro della Gran Bretagna e dell’Unione europea, ma il leader dell’Ukip tuona: “Se anche perderemo la battaglia, vinceremo comunque la guerra”.
Farage ha prima smentito di aver riconosciuto la sconfitta e poi ha sottolineato che per chi vuole i Leave trionfare al referendum sulla Brexit e lasciare l’Ue non è ancora finita:
“Devo dire che è stata una campagna molto lunga, nel mio caso di 25 anni. Qualsiasi cosa accada stasera, chiunque vinca questa battaglia, posso dire stiamo vincendo la guerra. Forse perderemo la battaglia stasera ma vinceremo la guerra, riconquisteremo il nostro paese, la nostra indipendenza. Siamo quasi alla metà, e stasera forse supereremo la metà”.
Il leader euroscettico dell’Ukip ha poi ringraziato i cittadini che hanno votato al referendum sulla Brexit:
“Vorrei veramente ringraziare ogni singolo cittadino che oggi ha votato e sfidato l’establishment, l’elite. L’euroscetticismo c’è e bisogna farci i conti. Sappiate che è un’Unione che non ha futuro, qualsiasi sia il risultato noi abbiamo motivo di festeggiare perché il panorama politico è cambiato”.
E rilancia, parlando di un sentimento di euroscetticismo che arriva in altri paesi europei:
“Vediamo quello che succede nell’Unione europea: in Danimarca, nei Paesi bassi, in Italia. Quasi il 50% di quei popoli vuole uscire dall’Unione europea”.