Brexit: no alla mozione del Governo: accordo non verrà rimesso ai voti

Il premier inglese Boris Johnson (Ansa)

LONDRA – Lo speaker della Camera dei Comuni, John Bercow, ha respinto la mozione del Governo britannico di Boris Johnson per rimettere ai voti oggi, lunedì 21 ottobre, l’accordo sulla Brexit raggiunto dal premier Tory con Bruxelles, ma rinviato sabato 19 ottobre con un emendamento.

Secondo Bercow, l’istanza non può essere riproposta nella stessa forma. Bercow ha aggiunto che le circostanza sarebbero cambiate poiché nel frattempo il premier ha avanzato una richiesta di proroga della Brexit all’Ue laddove il deal non fosse ratificato prima del 31 ottobre.

A questo punto per il Governo è corsa contro il tempo per far approvare entro questa settimana le leggi attuative dell’uscita dall’Ue e ripresentare il deal subito dopo in un contesto nuovo. Pena un rinvio o il no deal.

Bercow ha affermato che la mozione del governo non può essere ripresentata identica a se stessa dopo che sabato la Camera aveva votato a maggioranza a favore dell’emendamento promosso dal dissidente Tory Oliver Letwin che rinvia il voto sull’accordo Johnson se non dopo l’approvazione del pacchetto di leggi attuative sulla Brexit. Pacchetto che l’esecutivo ha messo in calendario a partire da oggi in prima lettura, ma che deve essere ancora votato. 

Il Premier britannico si è intanto dichiarato “deluso” dalla decisione, accusando Bercow di “negare la chance di attuare oggi la volontà del popolo britannico”. Bercow è stato invece accusato di partigianeria dal Presidente della commissione Affari Costituzionali Bernard Jenkin, uno dei più favorevoli tra i Conservatori alla Brexit. 

Il deputato ha detto di voler convocare la commissione per “discutere del ruolo dello speaker”. Bercow ha respinto le contestazioni su tutta la linea, rivendicando di aver dato in passato spazio anche ai brexiteer con la sua interpretazione del regolamento.

Fonte: Ansa