Carles Puigdemont arrestato ad Alghero, l’uomo che voleva secessione Catalogna

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Settembre 2021 - 08:47 OLTRE 6 MESI FA
Carles Puigdemont arrestato ad Alghero, l'uomo che voleva secessione Catalogna

Carles Puigdemont arrestato ad Alghero, l’uomo che voleva secessione Catalogna FOTO ANSA

L’ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont è stato arrestato dalla polizia al suo arrivo giovedì sera all’aeroporto di Alghero. Arresto sulla base di un mandato europeo emesso dalle autorità spagnole per reati contro l’ordine e la sicurezza pubblica nazionale. L’ex presidente della Catalogna subito trasferito nel carcere di Sassari. Ora il giudice dovrà decidere “se rilasciarlo o ordinare l’estradizione” in Spagna.

L’arresto di Puigdemont ad Alghero

Ad Alghero, unica città italiana di cultura e lingua catalana, il leader indipendentista doveva partecipare ad un incontro con il movimento autonomista sardo. Poi incontrare il presidente della Regione, Christian Solinas, e il presidente del consiglio regionale, Michele Pais. A confermare la notizia, diffusa dai media spagnoli e subito rimbalzata su quelli internazionali, è stato Gonzalo Boy, l’avvocato di Puidgemont.

La storia di Puigdemont 

Il 30 ottobre 2017 Puigdemont era espatriato a Bruxelles per sottrarsi all’arresto dopo che la Procura di Madrid aveva accusato di ribellione l’intero esecutivo catalano in seguito al referendum del primo ottobre del 2017 sull’indipendenza di Barcellona. L’ex presidente si era rifiutato di tornare in patria per testimoniare e le autorità spagnole avevano emesso a suo carico un mandato d’arresto europeo che un mese dopo il Tribunale supremo aveva ritirato, consentendo così a Puigdemont di viaggiare per internazionalizzare la sua causa, senza però autorizzarne il rientro in Spagna.

A marzo del 2018 le autorità spagnole hanno emanato un nuovo mandato di arresto europeo nei confronti di Puigdemont, fermato in Germania mentre tenta di tornare in Belgio dalla Finlandia. Berlino lo rilascia, ma gli proibisce di lasciare il Paese. Il 26 maggio 2019 eletto parlamentare europeo non ha potuto recarsi a Madrid per ricevere l’investitura ufficiale, pena l’arresto. La Spagna non considera infatti il leader catalano un europarlamentare, quindi non ne riconosce l’immunità, invece riconosciuta dall’assemblea di Strasburgo il 2 giugno del 2020.