Catalogna. Puigdemont glissa sull’indipendenza e chiede due mesi di negoziati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Ottobre 2017 - 09:29 OLTRE 6 MESI FA
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Catalogna. Puigdemont glissa sull’indipendenza e chiede due mesi di negoziati

ROMA – Catalogna. Puigdemont glissa sull’indipendenza e chiede due mesi di negoziati. Il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, non risponde in modo esplicito al premier spagnolo Mariano Rajoy se abbia o meno dichiarato l’indipendenza della Catalogna, e propone due mesi di dialogo attraverso una mediazione. Nella sua risposta, inviata per fax prima dello scadere dell’ultimatum alle 10 di stamani, Puidgemont chiede inoltre un confronto diretto con Rajoy. Lo riferisce La Vanguardia.

Rajoy deplora la “non risposta” e dà tempo fino a giovedì. Il premier spagnolo Mariano Rajoy “deplora profondamente” che il presidente catalano Carles Puigdemont abbia “deciso di non rispondere” alla richiesta contenuta nell’ultimatum inviato mercoledì scorso, prima di attivare l’articolo 155 della costituzione. Lo afferma lo stesso Rajoy in una lettera al leader catalano nella quale conferma la seconda scadenza dell’ultimatum, giovedì alle 10, prima dell’attivazione delle “misure costituzionali”.

La lettera di Puigdemont. Con un tono che il sito web di El Pais definisce “conciliante”, Puigdemont afferma che “la situazione in cui viviamo è di tale importanza che richiede risposte politiche e soluzioni che siano all’altezza”, e ricorda di aver “sospeso” la dichiarazione di indipendenza e di aver proposto “un’offerta sincera di dialogo”.

“Non l’ho fatto per debolezza – scrive il presidente catalano – ma per avanzare una proposta onesta per trovare una soluzione per il rapporto tra lo Stato spagnolo e la Catalogna, rimasto bloccato da molti anni”. Puigdemont assicura inoltre che la “priorità” del suo governo è “cercare con determinazione il modo di dialogare: vogliamo parlare, come fanno le democrazie”, aggiunge.

Nella lettera di quattro pagine il presidente catalano propone una riunione urgente al premier spagnolo, Mariano Rajoy, e che “le istituzioni e personalità internazionali, spagnole e catalane”, che hanno chiesto di sospendere i risultati del referendum sull’indipendenza della Catalogna, possano esplorare la via del negoziato e verificare “l’impegno di ciascuna parte per trovare una soluzione condivisa”.