Cipro, slitta il prelievo sui conti correnti. A rischio stipendi pubblici

Pubblicato il 9 Aprile 2013 - 06:57| Aggiornato il 25 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

NICOSIA – A Cipro scatta una nuova emergenza: i dipendenti statali  in servizio e pensionati – ovvero parecchie decine di migliaia di persone su u’isola di 800mila abitanti – rischiano a fine mese di non ricevere stipendi e pensioni. Mentre, almeno per il momento, tirano un sospiro di sollievo i titolari dei depositi per oltre 100mila euro custoditi nella Bank of Cyprus perché l’aumento del prelievo forzoso previsto su tali conti – dal 37,5% già in atto a forse oltre il 50% – che era stato annunciato per lunedì 8 aprile, è slittato a settembre.

A lanciare l’allarme per stipendi e pensioni statali è stato il Tesoriere Generale Rea Georgiou che davanti alla Commissione Finanze del Parlamento ha detto senza mezzi termini che ”il deficit di cassa ad aprile è pari a 160 milioni di euro: 85 milioni in riserve non sono sufficienti e abbiamo bisogno di un importo equivalente al fine di evitare un default”.

Più ottimista il ministro delle Finanze Haris Georgiades il quale, davanti alla stessa Commissione, ha detto che indubbiamente la situazione del Paese è molto delicata ma se ne può uscire se gli aiuti internazionali per 10 miliardi di euro concordati con l’Eurogruppo cominceranno ad essere versati nei termini programmati.

”Non c’è alcun rischio di default se tutto fila come previsto”, ha aggiunto spiegando che ”ci sarebbe un rischio (di default) se, per un motivo o un altro, l’accordo (sul piano di salvataggio) non fosse ratificato”.

Per superare la crisi del sistema bancario che ha portato l’isola sull’orlo della bancarotta, ha aggiunto il ministro, Cipro non ha altra alternativa se non accettare il seppur drastico piano concordato con l’Eurogruppo perché un’uscita dall’eurozona riporterebbe il Paese ”secoli indietro” e non ”è all’ordine del giorno”: ”E’ ormai tempo di correggere gli errori fatti in passato. E pagare il conto. Non possiamo che spendere quello che abbiamo in tasca, non c’e’ alternativa”.

Parlando poi con la stampa il portavoce del governo Christos Stylianides ha cercato di smorzare l’allarme affermando che l’esecutivo sta facendo tutto ciò nelle sue possibilità per scongiurare il rischio di non pagamento di stipendi e pensioni a fine mese, ricordando comunque che il problema dei fondi statali ”e’ qualcosa che l’attuale governo ha ereditato”.

In serata di lunedì, intanto, una fonte della Banca Centrale ha reso noto che la percentuale definitiva del prelievo forzoso sarà comunicata a settembre vista la difficoltà dei calcoli, lunghi e laboriosi, per determinare l’esatto ammontare da applicare ai depositi di oltre 100mila euro. Prelievo che potrebbe oscillare dal 50% al 60%, secondo alcuni media. La decisione sull’aumento ha detto Yangos Demetriou, responsabile dei servizi di controllo interni della Banca Centrale, dipende dai calcoli tuttora in corso per controbilanciare i depositi con i prestiti.

Sta nel frattempo arrivando al pettine anche il nodo della compagnia di bandiera cipriota Cyprus Airways che potrebbe rimanere a terra. L’azienda, come ha detto oggi il ministro delle Comunicazioni e dei Lavori Pubblici Tassos Mitsopoulos, potrebbe essere costretta a sospendere presto le attivita’, viste le pesantissime perdite non piu’ sostenibili dallo Stato. Il ministro ha anche ricordato che la Repubblica di Cipro e’ in pieno contenzioso con l’Ue che ha aperto un’indagine per possibili aiuti di stato intimando a Nicosia di non apportare nuovi finanziamenti alla compagnia.