Commissione Ue sgancia 220 mila euro per un fumetto promozionale, polemica

Pubblicato il 22 Febbraio 2010 - 18:11 OLTRE 6 MESI FA

Zana e Max sono i protagonisti di «Hidden disaster», un fumetto ideato dal disegnatore belga Erik Bongers e finanziato dalla Commissione Europea per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’utilità del lavoro dei responsabili europei. La storia “a strisce” è costata alla Commissione 220mila euro e la stampa inglese, capitanata dai conservatori del Daily Telegraph ha fortemente criticato l’iniziativa sottolineando che tutti questi soldi potevano essere usati diversamente.

Per adesso il fumetto sarà tradotto in inglese, francese, olandese, tedesco e italiano e spedito nelle scuole e nelle case di 300mila studenti europei: in futuro è prevista anche una seconda versione in spagnolo e polacco.

Zana e Max lavorano per l’Echo, l’Ufficio europeo per gli aiuti umanitari, creato nel 1992 per finanziare, tra l’altro, quegli stati che subiscono gravi calamità naturali. I due funzionari sbarcano in Borduvia, nazione immaginaria che secondo quando si apprende dal racconto è stata devastata da un terribile terremoto. Per riuscire a gestire gli aiuti umanitari al meglio, la bella Zana dovrà superare enormi difficoltà come visitare la regione di Kellow, controllata dai gruppi ribelli e convincere il loro leader ad accettare gli aiuti continentali.

Grazie alla sua abilità diplomatica la funzionaria, che indossa sempre una giacca da safari sulla quale è stampata la bandiera dell’Ue, riuscirà a ottenere ciò che vuole: «La Borduvia – dice Zana al capo dei ribelli – ha già ha accettato aiuti esterni che sono concessi da agenzie indipendenti e imparziali. Se tu fai lo stesso, i tuoi concittadini ne beneficeranno e ciò è sicuramente una cosa buona». Alla fine diversi milioni di euro arriveranno in Borduvia che sarà completamente ricostruita e il fumetto termine con l’immancabile lieto fine.

Riprendendo il lieto fine del fumetto, il Daily Telegraph ha aggiunto malignamente: «Il successo dell’Europa in Borduvia è in netto contrasto con le critiche ricevute in merito alla gestione del terremoto di Haiti. La baronessa Ashton, il ministro degli Esteri europeo, è stata ampiamente criticata per la mancata visita di Haiti e ciò ha consentito agli Usa di assumere il comando della risposta internazionale degli aiuti».

Ancora più tagliente Matthew Elliott, direttore di “Taxpayers’ Alliance” l’associazione che difende i diritti dei contribuenti britannici : «È profondamente immorale usare i soldi dei cittadini per promuovere l’Europa tra i bambini. Questa è pura propaganda politica. Si tratta di una classica tattica usata nel corso dei tempi dai regimi corrotti e irresponsabili. L’Unione Europea sembra pensare di poter acquisire popolarità, ma invece appare fuori dalla realtà e priva di buon gusto».

La Commissione europea non risponde direttamente alle critiche, ma attraverso un portavoce fa sapere che il fumetto sta già riscontrando un buon successo nel Vecchio Continente. Poi sentenzia: «Uno dei nostri obblighi giuridici è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni umanitarie. Lo scopo del fumetto è proprio quello di far conoscere ai più giovani nelle scuole che tipo di attività portiamo avanti quotidianamente».