Congiure di palazzo, donne dietro le quinte, al n,10 in scena i Tudor 2020

di Giampaolo Scacchi
Pubblicato il 15 Novembre 2020 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA
Congiure di palazzo, donne dietro le quinte, al n,10 in scena i Tudor 2020. Nella foto Boris Johnson e Carrie Symonds

Congiure di palazzo, donne dietro le quinte, al n,10 in scena i Tudor 2020. Nella foto Boris Johnson e Carrie Symonds

Congiure di palazzo, complotti, fidanzate che agiscono da regine e tramano nell’ ombra. Sembra una puntata dei Tudor. Invece è il governo britannico oggi.

 
Carry Symonds, fidanzata del primo ministro britannico Boris Johnson, avrebbe guidato una “congiura” per estromettere due assistenti chiave sminuendo di fatto Boris Johnson. Ma, chiede l’ex responsabile media Tory Amanda Platell sul Daily Mail, riferisce Giampaolo Scacchi, se Boris non è più padrone del proprio destino perché dovremmo fidarci di lui per quanto riguarda il nostro?
 
I fatti. Questa settimana Carrie Symonds, 32 anni, sembra essere intervenuta in modo notevole per orchestrare un complotto così da mettere fuori combattimento Lee Cain, direttore della comunicazione del PM e impedirne la promozione a capo di Gabinetto.

Chi comanda al numero 10?

E non è una questione da poco. Tocca direttamente il tema di chi è veramente responsabile della comunicazione del Governo nel mezzo della pandemia e, dicono alcuni malignamente, di chi è a capo del Governo stesso.
 
Secondo molti report, su Cain ci sono opinioni discordanti. Da alcuni è considerato come un “faccendiere” che, insieme al suo mentore Dominic Cummings, spin doctor di Johnson, a volte potrebbe esercitare un’influenza negativa sul N. 10.
 
Ma se anche Carrie avesse ragione su Cain, scrive il Daily Mail, non avrebbe dovuto guidare la fronda.
 
In parole povere, è stata una “presa di potere”, guidata da Carrie con l’aiuto di tre complici femminili.
 
La prima è l’ex giornalista del Guardian Allegra Stratton, che da gennaio presterà il suo famoso volto al governo nel corso di briefing quotidiani trasmessi in televisione.
 
Sembra che i rapporti tra Stratton e Cain fossero pessimi, la giornalista volesse riferire direttamente al primo ministro.

Il ministro dell’Interno

La seconda è il ministro dell’Interno Priti Patel, che da tempo sospetta dello stretto legame tra Cain e il machiavellico Cummings.
 
La terza è Munira Mirza, a capo dell’ufficio politico di Johnson che a quanto pare era sulla stessa linea.  
 
La determinata fidanzata di Boris, commenta Platell, è la principale sospettata di questo mini-colpo di stato nel cuore del governo.
 
Ma ora, chiede il Daily Mail, chi è che detta legge al N. 10? Dopo la caduta di Lee Cain negli uffici di Downing Street si è scatenata la guerra.

L’uscita di scena di Cain rappresenta un duro colpo per la cosiddetta fazione di Vote Leave all’interno di Downing Street, guidata da Dominic Cummings.

Il cuore del governo è in guerra in un momento in cui il Primo ministro ha bisogno dei suoi consiglieri e dei più stretti collaboratori per combattere la crisi dovuta alla pandemia e in cui oltretutto il 59% degli elettori, secondo YouGov, pensa che il premier non stia lavorando bene.

Secondo quanto riportato dal tabloid britannico è Carrie Symonds che detiene il “vero potere al N.10” e a dirlo sono gli esperti di linguaggio del corpo.

“‘Boris Johnson è spettinato e non ha alcuna autorità” mentre la fidanzata “è di gran lunga più sicura” e “lo guarda come si farebbe con uno scolaretto monello”.