Coronavirus, Austria riapre confini con l’Italia da metà giugno. “Se i contagi lo consentiranno”

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Giugno 2020 - 16:23 OLTRE 6 MESI FA
L'Austria introdurrà il reato di "Islam politico". Kurz: "Dobbiamo prosciugare il terreno fertile dei terroristi"

L’Austria introdurrà il reato di “Islam politico”. Kurz: “Dobbiamo prosciugare il terreno fertile dei terroristi”

ROMA – L’Austria riaprirà i confini con l’Italia a partire dalla metà di giugno. Lo ha confermato il cancelliere Sebastian Kurz al segretario della Svp Philipp Achammer. 

Ma ciò avverrà solo “qualora l’andamento epidemiologico lo consentirà”, in concomitanza con la ripresa della libera circolazione con gli altri Paesi confinanti.

Se così non fosse, Vienna valuterebbe almeno la ripresa degli spostamenti con le regioni italiane che possono vantare dati positivi.

L’Austria in un primo momento aveva annunciato che il 15 giugno aprirà definitivamente i confini con Germania, Liechtenstein e Svizzera.

La scorsa settimana aveva poi prospettato un’apertura anche verso altri Stati limitrofi per consentire agli austriaci il rientro senza i 14 giorni di quarantena.

“La situazione in Italia è quella più difficile – aveva detto Sebastian Kurz – Cerchiamo comunque a breve una soluzione”.

Soluzione sollecitata anche dalla Commissione europea che, presentando le linee guida agli Stati sulla riapertura delle frontiere, auspica “un accresciuto sforzo di coordinamento” e insiste “sul principio di non discriminazione, nel senso che se uno Stato apre le sue frontiere ad una regione, deve fare altrettanto con le altre regioni che hanno la stessa situazione epidemiologica”. 

Se questo non dovesse essere possibile, sarà valutata la proposta avanzata dall’Alto Adige di consentire gli spostamenti “verso l’Alto Adige e le altre regioni che hanno un andamento positivo”. 

Anche il governatore altoatesino Arno Kompatscher, che nelle scorse settimane è stato in stretto contatto con il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg, ribadisce che la libertà di spostamenti “è fondamentale per l’Euregio” Trentino, Alto Adige e Tirolo.

“A condizione però che ci siano provvedimenti concreti per il rallentamento della pandemia. In Alto Adige siamo orgogliosi dei risultati raggiunti grazie all’impegno di tutta la popolazione”, conclude Kompatscher. (Fonte: Ansa).