A fine marzo la disoccupazione in Spagna ha superato la soglia del 20% attestandosi al 20,05%, ai massimi dal 1997. Lo conferma l’Istituto nazionale di statistica dopo le indiscrezioni della scorsa settimana.
La crisi economica mondiale e lo scoppio della cosiddetta bolla immobiliare hanno fatto passare la percentuale delle persone senza lavoro sulla popolazione attiva spagnola dal 9,6% di marzo 2008 al 20,05% dello scorso marzo.
La Spagna chiude così il primo trimestre del 2010 con 4.612.700 persone disoccupate. Nel corso degli ultimi 12 mesi sono state invece 696 mila quelle che hanno perso il lavoro, di cui 282 mila solo nell’ultimo trimestre. Un altro dato preoccupante è che il numero di famiglie con tutti i membri disoccupati raggiunge quasi gli 1,3 milioni, in aumento del 21% rispetto allo stesso trimestre del 2009.
Secondo l’edizione elettronica di El Pais, il peso dello scoppio della bolla immobiliare si registra in un altro dato: l’80% dei circa 700 mila nuovi disoccupati registrati nell’ultimo anno sono uomini.