Elezioni europee, Germania/ I tedeschi al voto con un incubo: la peste nera, nazisti e xenofobi

Pubblicato il 7 Giugno 2009 - 12:08 OLTRE 6 MESI FA

Le elezioni europee, che si tengono oggi domenica 7 giugno in Germania come nel resto del continente, devono per mandare al parlamento di Strasburgo 99 deputati scelti da 64,3 milioni di elettori, tra i quali figurano 2,1 milioni di cittadini degli altri Paesi Ue.

Le eleioni si svolgono sotto l’incubo della “peste nera”. Allarmato dal successo del Ppv di Geert Wilders in Olanda, il presidente del partito socialdemocratico Franz Muentefering ha invitato i tedeschi a fare di tutto per “impedire in Europa il diffondersi della nuova peste nera”. Anche se a livello nazionale i neonazisti della Npd e gli xenofobi della Dvu non dovrebbero andare piu’ in la’ di un risultato ad una cifra relativamente basso, nelle elezioni comunali che si svolgono in 7 Laender, quattro dei quali all’est, l’onda nera potrebbe assumere un impeto imprevisto.

Nel voto di oggi il partito cristiano-democratico di Angela Merkel dovrebbe distanziare largamente quello socialdemocratico, con i sondaggi che assegnano rispettivamente il 39 per cento alla Cdu/Csu ed il 25 per cento alla Spd. A tre mesi e mezzo dalle elezioni del 27 settembre per la Cancelleria i guai per la Merkel potrebbero tuttavia venire dall’effetto psicologico, poiché nell’ultima consultazione europea il suo partito aveva ottenuto il 44,5 per cento, mentre la Spd guidata da Gerhard Schroeder aveva fatto registrare il clamoroso minimo storico del 21,5 per cento.

Per evitare che nei commenti successivi al voto i media parlino di crollo cristiano-democratico e di avanzata socialdemocratica, Angela Merkel ha cercato di mettere le mani avanti, spiegando che quello del 2004 è stato un risultato eccezionale, causato dall’estrema impopolarità del passato governo rosso-verde. In un’intervista alla ‘Bild am Sonntag’ il cancelliere spiega che cinque anni fa “il governo Schroeder era bersagliato dalle critiche ed ottenne un risultato straordinariamente negativo. Come partito di opposizione la Cdu/Csu ne ha approfittato in maniera superiore al normale”.

Completamente diversa l’analisi di Muentefering, secondo il quale “l’asticella rossa è in continua ascesa, mentre quella nera (il colore della Cdu) è in discesa”.

Una delle sorprese più clamorose del voto potrebbe invece venire da un nuovo record minimo di partecipazione al voto, inferiore forse al già bassissimo 43 per cento del 2004. Basandosi sugli ultimi sondaggi, secondo i quali il 67 per cento dei tedeschi non sembra intenzionato a recarsi alle urne, il quotidiano ‘Bild’ già parla di una possibile “elezione fantasma”.

Parlando del previsto largo astensionismo, Angela Merkel ha spiegato che “per molti cittadini le istituzioni europee appaiono troppo lontane”, con le decisioni prese a Strasburgo che vengono “percepite solo quando sono trasformate in legge dal Bundestag”.