Europee/ L’elettorato si sposta a destra, premiati i partiti conservatori e le formazioni estremiste

Virginia Di Marco (Scuola Superiore di Giornalismo Luiss)
Pubblicato il 8 Giugno 2009 - 11:14 OLTRE 6 MESI FA

Lo scrutinio delle schede è ancora in corso, ma un risultato appare già certo: l’elettorato europeo si è spostato a destra. “Tutti i principali partiti di centro-sinistra hanno patito un’umiliazione la notte scorsa, – scrive il quotidiano inglese “The Guardian” – quattro giorni di voto per le più ampie elezioni europee da sempre si sono conclusi con esiti disastrosi per i social-democratici”.

In Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, Spagna, Polonia, Austria, Bulgaria, Ungheria e Repubblica Ceca, il centro-destra ha raccolto la maggioranza delle preferenze, in alcuni casi arrivando a stracciare la sinistra.

Qualche esempio? Nel Paese europeo più grande, la Germania, i social-democratici (Spd) – ovvero il “junior partner” nella grosse koalition del cancelliere Angela Merkel – ha ottenuto la percentuale più bassa di tutta la sua storia: 21% dei voti. “Un risultato di gran lunga peggiore rispetto alle nostre aspettative”, ha commentato Franz Müntefering, leader del Spd.

Stessa storia alla porta accanto, in Austria: anche qui, il cancelliere e capo dei social-democratici Werner Faymann ha guidato il suo partito verso la performance più deludente di sempre, il 23%.

In Francia, il presidente Nicolas Sarkozy ha già dichiarato la vittoria del suo partito conservatore, l’Ump, sbandierando un 28% contro il 17% dei socialisti.

I laburisti di Gordon Brown hanno preso il 16-17%, circa dieci punti in meno rispetto ai tories, i conservatori. E’ lo share più basso dai tempi della Grande Guerra.

In casa nostra, il Popolo della Libertà – pur non avendo raggiunto il 45% auspicato da Silvio Berlusconi – ha totalizzato (per ora) il 35%. Senza dimenticare il 10,5% della Lega.

Male, malissimo anche il partito di José Luis Rodríguez Zapatero, battuto per la prima volta in cinque anni dal Partito Popolare. “La crisi economica ha castigato i socialisti”, spiega il quotidiano “El Pais”.

“La delusione è amara – ha detto Martin Schultz, leader del gruppo socialista nel Parlamento europeo – in molti dei 27 stati membri, le cose sono andate piuttosto male per noi”.

Mentre il centro-sinistra si lecca le ferite e i conservatori contano i punti, c’è un altra tendenza da non sottovalutare: i buoni risultati  realizzati dalle formazioni di estrema destra e xenofobe. In Olanda, per esempio, dove il partito di Geert Wilders ha guadagnato il 17% con una campagna anti-Islam. E ancora, in Ungheria gli estremisti di destra, smaccatamente anti-nomadi, si sono aggiudicati tre dei 22 seggi del Paese; in Slovacchia, i nazionalisti hanno ottenuto il loro primo seggio.