Fincantieri. “Battaglia navale” con la Francia sui cantieri St. Nazaire. Calenda: “Non accettiamo ultimatum”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Luglio 2017 - 07:36 OLTRE 6 MESI FA
Fincantieri. "Battaglia navale" con la Francia sui cantieri St. Nazaire. Calenda: "Non accettiamo ultimatum"

Fincantieri. “Battaglia navale” con la Francia sui cantieri St. Nazaire. Calenda: “Non accettiamo ultimatum”

ROMA – Fincantieri. “Battaglia navale” con la Francia sui cantieri St. Nazaire. Calenda: “Non accettiamo ultimatum”. Sale la tensione politica tra Italia e Francia sull’acquisizione dei cantieri Stx France di Saint Nazaire da parte di Fincantieri. Se Parigi insiste su un riequilibrio dell’azionariato per un 50-50 con il gruppo cantieristico italiano, Roma chiede che sia precisato che il controllo rimanga in mani italiane, appoggiando la strategia che aveva mosso Fincantieri all’acquisizione, e il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda avverte che l’Italia “non accetta ultimatum”.

Il mercato azionario reagisce male, facendo crollare il titolo del 13% per poi chiudere a -8,67%, mentre si avvicina la data del 29 luglio, giorno in cui scade il diritto di prelazione dello Stato francese sulle quote di Stx.

E’ stato il ministro dell’economia, Bruno le Maire, a dichiarare esplicitamente che “lo stato francese eserciterà il suo diritto di prelazione” qualora l’Italia non accettasse la divisione paritaria della compagine azionaria: “Non vogliamo correre nessun rischio – è stata la giustificazione – sul futuro dei posti di lavoro, sul futuro delle competenze, dei territori, in un sito industriale così strategico come quello dei cantieri industriali di Saint Nazaire”.

A stretto giro gli ha risposto Calenda, il quale ha ricordato che il precedente Governo francese “ha chiesto a Fincantieri di interessarsi, e Fincantieri lo ha fatto con un progetto industriale solido che ha alcune condizioni fondamentali. Queste condizioni sono conosciute dal Governo francese, dal precedente che ha firmato un accordo e dall’attuale: non abbiamo nessuna intenzione di andare avanti se queste condizioni non ci sono”.

In serata, l’ulteriore e più decisa replica: “Dalla nostra posizione – ha sottolineato Calenda – non ci muoviamo per ragioni di merito, ma anche di dignità e orgoglio nazionale. Fincantieri ha un piano serio per Stx ed è disponibile a lavorare con il governo francese, ma ultimatum che cambiano l’accordo preso, francamente, non ne accettiamo”.

Più possibilista su una composizione della vicenda è apparso il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che pur sottolineando che Parigi “ha deciso di cancellare accordi già presi sulla presenza di Fincantieri nella compagine sociale di Stx”, ha ribadito la disponibilità “ad ascoltare le esigenze del nuovo governo, ma non c’è nessun motivo per cui Fincantieri debba rinunciare alla maggioranza e al controllo della società”.

In mattinata era stato lo stesso ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, a esprimersi nettamente sulla vicenda nel corso della conference call per illustrare i risultati del primo semestre: “Un obiettivo industriale e non politico” su cui “abbiamo il pieno sostegno del nostro governo”.

Bono non ha mancato tuttavia di sottolineare che sul controllo di Stx France “siamo italiani ed europei, non possiamo accettare di essere trattati meno dei coreani”, anzi “siamo leader mondiali, abbiamo molte trattative in corso e un grande backlog. Ricordo che un cliente Stx, Msc Crociere è anche nostro cliente. Mi piace sottolineare che negli ultimi anni Fincantieri ha consegnato 50 navi da crociera contro le 12 di Saint Nazaire, e nel frattempo Stx France ha cambiato proprietà ben tre volte”.

L’acquisizione da parte di Fincantieri, dunque, “potrebbe portare a confermare per l’Europa la possibilità di competere nel mercato mondiale”. Un progetto industriale su cui la politica sta mettendo un’ipoteca pesante.