Francia, le presidenziali entrano nel vivo. La sfida dei (e tra i) socialisti

Pubblicato il 5 Luglio 2011 - 07:58 OLTRE 6 MESI FA

FRANCIA – La corsa per le presidenziali francesi entra nel vivo. Dopo estenuanti settimane di attesa, Martine Aubry, presidente del Partito Socialista, il più grande partito di opposizione in Francia, ha ufficialmente presentato la sua candidatura alle primarie socialista. Se la giocherà con il suo predecessore, l’ex presidente del partito, François Hollande, dato come favorito negli ultimi sondaggi pubblicati da Le Monde.

Nei prossimi mesi il calendario politico-mediatico avrà un’agenda serrata. Dapprima i socialisti si daranno battaglia per scegliere il loro candidato. Nicolas Sarkozy dovrà annunciare la candidatura alla propria successione. Infine, tra poco meno di un anno, i francesi andranno a votare per eleggere il nuovo Président de la République, la più alta carica dello stato per cinque anni.

Il partito socialista non vince la più importante battaglia politica dal 1988, quando François Mitterrand riconquistò un secondo mandato. Più di vent’anni sono passati da allora e i socialisti hanno nel frattempo collezionato molte sconfitte e perfino l’umiliazione più grande. Quella del 21 aprile 2002, quando il partito fu escluso dal secondo turno delle presidenziali, sorpassato in preferenze dall’estrema destra di Jean-Marie Le Pen.

Il Ps gode inoltre di una brutta fama. Viene spesso descritto come un covo di galli, dove ogni membro vive nel culto del suo ego. I responsabili del partito, molti dei quali sono stati portati sulla scena anni or sono da Mitterrand, vengono ironicamente chiamati gli «elefanti» od i «tenori».

Tutti i sondaggi sono concordi. Se le elezioni si tenessero questo mese, il partito socialista non avrebbe nessuna difficoltà a battere Sarkozy. Negli ultimi mesi l’attuale presidente della Repubblica non ha fatto altro che precipitare nei sondaggi, senza mai riuscire a contrastare la tendenza. Nemmeno l’intervento in Libia lo ha fatto risalire nei sondaggi. Oggi si troverebbe addirittura spalla a spalla con la nuova leader del partito di estrema destra, Marine Le Pen, figlia di Jean-Marie. Sia François Hollande che Martine Aubry vincerebbero la sfida elettorale.