Francia, i Verdi conquistano le grandi città, il partito di Macron perde ovunque. E ora il premier Philippe è il suo più caro nemico

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Giugno 2020 - 14:49 OLTRE 6 MESI FA
Francia, ballottaggio sindaci: sconfitta per Macron

Francia, ballottaggio sindaci: En Marche di Macron a bocca asciutta (Ansa)

Francia al voto per le comunali: ha vinto l’astensione, arrivata al livello di record del 60% nel ballottaggio dei sindaci.

Anne Hidalgo riconquista facilmente Parigi, un’onda verde conquista il Paese con gli ecologisti che vincono a Lione, Marsiglia, Bordeaux e altre città.

Sconfitto su tutti i fronti En Marche, il partito di Macron.

Il premier Philippe ora è un problema per Macron

A trionfare, solitario, è Edouard Philippe a Le Havre, ma il premier diventa il problema numero 1 per il presidente.

L’astensione è letteralmente esplosa anche rispetto a quella di oltre il 54,5% del primo turno.

A complicare le cose, oltre ai pessimi risultati di quasi tutti i candidati de La République en Marche (Agnès Buzyn a Parigi finisce quasi senza rappresentanti in Consiglio comunale, con il 13,7% dei voti), c’è proprio il successo crescente di Philippe.

Philippe tentato di candidarsi alle presidenziali 2022

Al quale Macron ha subito fatto una telefonata di congratulazioni.

I due si vedranno domattina per una resa dei conti, poi nei prossimi giorni il presidente annuncerà il rimpasto e forse le strade dei due si divideranno.

Qualcuno si spinge a ipotizzare un Philippe pronto a candidarsi alle presidenziali nel 2022.

Anne Hidalgo a Parigi vince facile

Anne Hidalgo, come ampiamente previsto e nonostante la sua politica che ha diviso i parigini sull’assetto urbano e il traffico, ha avuto facilmente ragione delle sue avversarie.

Rachida Dati ha ottenuto circa il 31% dei voti, rallegrandosi per aver “rivitalizzato la destra” nella capitale, la ex ministra della Salute Buzyn molto al di sotto delle pur modeste previsioni:

“Parigi ha scelto la speranza” ha esultato Hidalgo sulla piazza dell’Hotel de Ville, attorniata dalla sua equipe, annunciando un’alleanza “ecologica e sociale”.

Tranne Parigi, ai Verdi le grandi città di Francia

Gli alleati in posizione di maggior forza saranno proprio gli ecologisti di David Belliard, che avevano preso il 10,8% al primo turno.

L’onda verde, anche se non ha trionfato a Lille – dove il candidato ecologista Stéphane Baly ha ceduto al fotofinish a Martine Aubry, dirigente socialista che si avvia al quarto mandato consecutivo – ha travolto Lione, Marsiglia, Strasburgo, Bordeaux, Poitiers e Besancon.

Oltre a una miriade di altri centri meno importanti.

Si tratta di una svolta dopo gli insuccessi degli ultimi anni e di una tappa decisiva per le speranze di una gauche uscita annientata dalle presidenziali e dalle politiche 2017.

Il movimento mondiale contro i cambiamenti climatici e la pandemia sembrano essere all’origine del clamoroso successo elettorale di un movimento che in Francia governava soltanto Grenoble fra le grandi città.

Storica la vittoria a Lione, con Bruno Bernard che spazza via anni di governo centrista di Gerard Collomb, ora alleato con la destra Républicains.

A Marsiglia, Michèle Rubirola ha dato 10 punti di distacco all’erede di Jean-Claude Gaudin, l’uomo della destra che governava da anni la città.

L’ex di Marine Le Pen vince a Perpignan

Esulta anche Marine Le Pen per la vittoria del suo ex compagno Louis Aliot a Perpignan, nel sud.

E’ la prima volta che l’estrema destra del Rassemblement National va a governare una città di oltre 100.000 abitanti.

Ma è anche, al momento, l’unica vittoria del partito della Le Pen in queste elezioni. (fonte Ansa)