Francois Hollande operato alla prostata nel 2011. In Francia è un caso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Dicembre 2013 - 20:42 OLTRE 6 MESI FA
Francois Hollande

Francois Hollande

PARIGI   – Il caso della prostata di Francois Hollande. In Francia non si parla di altro dopo che la radio France Info ha diffuso lo scoop di un intervento alla prostata nel 2011 subito dal presidente francese. . “Fu soltanto un intervento benigno, senza conseguenze”, fa sapere l’Eliseo. Ma l’effetto dell’annuncio di un intervento nel 2011 è a macchia d’olio in un Paese in cui più di un presidente in passato ha nascosto ai francesi i propri problemi di salute.

La Francia non sapeva nulla del cancro di Georges Pompidou, scoprì la gravità della sua malattia nel 1974, quando il presidente ancora in esercizio morì dopo che il bollettino ufficiale della presidenza aveva parlato mesi prima di “semplici influenze” per giustificare le sue assenze. Venne poi la vicenda di Francois Mitterrand, due mandati interi con un cancro alla prostata che fu causa del suo declino e della sua morte. Anche in quel caso, mai una parola ufficiale.

Quando Jacques Chirac, nel 2005, fu colpito da un problema vascolare di una certa gravità, un piccolo ictus, ci si accorse che fino ad allora, in 10 anni, non aveva diffuso notizie sulla sua salute.

Hollande, 59 anni, popolarità perennemente in declino, è stato costretto ad ammettere pubblicamente il motivo di quei giorni di assenza nel mese di febbraio 2011, in piena campagna per le primarie socialiste, quando il suo avversario era Dominique Strauss-Kahn. Entrò al Cochin, uno dei principali ospedali parigini, una prima volta per il classico esame del delicato organo maschile, la seconda per procedere all’intervento.

Primario ad urologia era ed è Bernard Debré, deputato della destra UMP, che corre in difesa del paziente oggi presidente, anche se avversario politico: “Non si nascose neppure, i giornalisti lo sapevano – ha detto alla radio RFI – non aveva niente. E’ come se si dicesse ‘Hollande è stato operato di appendicite a 7 anni’. E allora?”. Fra i suoi 60 impegni presi in campagna elettorale davanti ai francesi, però, Hollande aveva avuto cura di inserire proprio quello di informare in permanenza l’opinione pubblica sullo stato di salute del presidente. L’ha fatto finora con due bollettini medici ufficiali, uno all’anno, nel quale si afferma soltanto che esami clinici hanno dato esito “normale”. Secondo alcuni, quell’intervento avrebbe dovuto in qualche modo essere menzionato per evitare i sospetti di non aver voluto indebolire l’immagine del candidato e poi del presidente Hollande.

L’Eliseo spiega così la scelta di tacere:

“Un bollettino medico è sempre laconico. Il suo obiettivo è stabilire uno stato di salute. non di entrare nella storia personale del paziente”.

Di parere diverso, un esperto in materia, Denis Demonpion, giornalista del Nouvel Observateur, co-autore del libro “L’ultimo tabù, rivelazioni sulla salute dei presidenti”:

“E’ possibile che ci sia una remissione, ma è egualmente possibile che non sia così. Francois Hollande è stato eletto a suffragio universale e per questo è responsabile davanti al popolo”.