Gran Bretagna: diritto di voto ai detenuti condannati a meno di 4 anni

Pubblicato il 17 Dicembre 2010 - 22:11 OLTRE 6 MESI FA

Malgrado perplessita’ e riserve, il governo britannico ha annunciato oggi che i detenuti condannati a una pena inferiore ai quattro anni avranno il diritto di voto alle elezioni politiche e europee.

Il 20 dicembre verra’ presentato un emendamento alla legge del 1870 attualmente in vigore mentre il prossimo anno il parlamento di Westminster sara’ chiamato ad approvare una nuova normativa. La decisione e’ stata presa dopo un braccio di ferro durato sei anni con la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu), istituita per vigilare sull’applicazione della Convenzione del 1950 varata dal Consiglio d’Europa.

”Non avevamo scelta, e’ un obbligo legale – ha spiegato in un comunicato il sottosegretario per le riforme politiche e costituzionali Mark Harper – in ogni caso la nuova legge non estendera’ il diritto di voto a chi ha commesso reati gravi”. Nel 2005 la Corte aveva sentenziato che la legge in vigore in Gran Bretagna dal 1870 e’ in contrasto con la Convezione europea dei diritti dell’uomo. Di fronte alla mancata applicazione della sentenza, lo scorso novembre il tribunale aveva dato sei mesi di tempo alle autorita’ britanniche.

In base alle nuova legge, secondo quanto reso noto oggi, in casi particolari i giudici avranno la possibilita’ di negare il diritto di voto anche a chi subisce condanne inferiori ai quattro anni. Il premier conservatore David Cameron aveva preso personalmente posizione contro il diritto di voto ai carcerati. Il Prison Reform Trust, una Ong che tutela i detenuti, ha parlato di”passo nella giusta direzione”. Juliet Lyon, la responsabile dell’organizzazione, ha detto tuttavia che il progetto cosi’ com’e’ ”non sembra soddisfare le richieste della Corte europea”.