Germania. 30 ore lavorative settimanali per i giovani genitori per tre anni

Pubblicato il 3 Gennaio 2013 - 09:59 OLTRE 6 MESI FA
Germania: 30 ore settimanali di lavoro per i giovani genitori

BERLINO – 30 ore settimanali per i giovani genitori tedeschi (25-40 anni) per tre anni: in Germania si discute apertamente di una riduzione dell’orario lavorativo più sostenuta ancora delle 35 ore settimanali, limite minimo per cui in Italia si spese l’ex partito della Rifondazione Comunista fino a minacciare la caduta del Governo Prodi. Ebbene i socialdemocratici tedeschi, la Spd, superano a sinistra (se diamo retta a usurate gabbie mentali) i comunisti: l’idea è quella di dare una scossa alla bassa natalità tedesca (1,39 figli per donna) consentendo più tempo alle famiglie fuori dal lavoro. Lavoro che in Germania occupa in media 40,4 ore settimanali, una delle più alte d’Europa. Un quinto degli addetti, poi, lavora a tempo determinato.

La proposta del partito di Peer Steinbrück punta a un accordo con sindacati e imprese per la riduzione temporanea dell’orario a 30 ore  nei reparti produttivi a parità di salario: aziende e Stato partecipano al finanziamento dell’operazione. Una Spd che sul tema della maternità sembra più pronta dell’avversario Merkel che si è limitata a promettere 100 euro mensili alle coppie che scelgono di accudire i neonati invece che affidarli agli asili nido.

Ma non ci sono solo sindacati e socialdemocratici all’avanguardia della riduzione dell’orario. Porsche, del gruppo Volkswagen, approfitta delle ottime performance della casa madre per ridurre da 35 ore a 34 ore, a parità di salario: una specie di regalo o compensazione per il raggiungimento di obiettivi di produttività senza precedenti in ambito industriale: festeggiano 3300 addetti, peraltro già gratificati da 7,500 mila euro extra di bonus produttività.