Germania, il capo della cybersicurezza è una spia di Putin? I legami con Mosca, la paura di nuovi sabotaggi

Nella Germania scossa dai sabotaggi alle ferrovie scoppia il caso di Arne Schoenbohm: il capo della sicurezza informatica ha troppi legami con Mosca

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Ottobre 2022 - 20:08 OLTRE 6 MESI FA
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Germania, il capo della cybersicurezza è una spia di Putin? (Ansa)

Cosa succede ai servizi di sicurezza informatica in Germania? Arne Schoenbohm, direttore del Bsi, l’Ufficio federale tedesco per la sicurezza informatica, è sul punto di saltare a causa di contatti ambigui con l’intelligence russa, come riferiscono i media tedeschi.

Cosa succede ai servizi di sicurezza informatica in Germania?

La ministra dell’Interno, Nancy Faeser, non ha ancora preso la decisione finale, dicendo che “si tratta di accuse serie, che saranno prima esaminate e poi saranno prese le misure necessarie”.

Proprio oggi però è stata disdetta una conferenza stampa comune, programmata da tempo, di Faeser e Schoenbohm. Nel pieno della preoccupazione di Berlino per gli attacchi contro le proprie infrastrutture, dal sabotaggio del Nord Stream al caos nel traffico ferroviario di sabato scorso, il caso Bsi ha scosso rumorosamente la politica tedesca.

Mentre continuano le indagini sull’attacco alla rete ferroviaria nel nord della Germania, infatti, alcuni esperti sospettano che si sia trattato di un primo test compiuto da sabotatori con una profonda conoscenza tecnica del sistema di trasporti tedesco.

Gli strani legami emersi in una trasmissione tv satirica

Questo significa che potranno arrivare ulteriori assalti, anche informatici. E il Bsi dovrà lavorare a pieno ritmo e nel pieno della sua efficacia. Decisivo per lo scatenarsi della vicenda Schoenbohm è stato, pochi giorni fa, un lungo servizio della trasmissione satirico-giornalistica Magazin Royale sulla tv pubblica Zdf, preparato con il sostegno del Policy Network Analytics.

Il conduttore Jan Boehmermann ha raccontato dell’associazione Cyber-Sicherheitsrat Deutschland e.V. (Consiglio sicurezza cibernetica Germania), di cui Arne Schoenbohm è stato uno dei fondatori nel 2012.

Dell’associazione è membro l’azienda berlinese di cybersicurezza Protelion, che fino allo scorso marzo si chiamava però Infotecs e non sarebbe nient’altro che una filiale della società russa di cybersicurezza O.a.o. Infotecs.

Azienda russa che è stata fondata da Andrey Chapchaev, ex dipendente del dipartimento ricerca del Kgb, premiato con una medaglia d’onore dal presidente russo Vladimir Putin.

Sempre secondo quanto riportato da Zdf Magazin Royale, O.a.o. Infotecs avrebbe rapporti diretti almeno con l’Fsb, l’intelligence russa. Sulle attività di Infotecs, la trasmissione di Zdf ha citato i siti di settore Forensic News e Intelligence Online.

La stessa associazione Consiglio sicurezza cibernetica Germania oggi ha comunicato di aver espulso con effetto immediato Protelion dai propri membri perché “in violazione degli obiettivi” dell’organizzazione. L’associazione ha difeso l’alto dirigente finito nell’occhio del ciclone.

Il ruolo di Arne Schoenbohm era già stato messo in discussione

Il ruolo di Arne Schoenbohm nel Consiglio sicurezza cibernetica Germania è però già da tempo criticato negli ambienti della cybersicurezza tedeschi. La sua partecipazione, lo scorso settembre, all’anniversario dell’associazione ha aumentato ancora di più le polemiche.

Come riporta Spiegel, già nel 2019 l’associazione era stata infatti nel mirino mediatico per possibili contatti con l’intelligence russa. Un’altra critica emersa contro l’associazione Consiglio sicurezza cibernetica Germania è anche che, pur essendo un’unione lobbistica di aziende e industrie tedesche, si presenterebbe con un nome equivoco che può far credere si tratti di un organo istituzionale.

Si può ad esempio notare l’assonanza con il totalmente differente Cyber-Sicherheitsrat, cioè il Consiglio di cyber sicurezza del ministero tedesco della Difesa.