Germania vota, vincerà Merkel. La minaccia degli “anti-euro”. Quale governo?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Settembre 2013 - 08:35 OLTRE 6 MESI FA
Germania al voto, vincerà Merkel. Gli anti-euro fanno paura

Angela Merkel (foto Ansa)

BERLINO – Si sono aperti nella mattinata di domenica  per le elezioni legislative in Germania. Circa 62 milioni di tedeschi sono chiamati a esprimere il voto. Una riconferma della cancelliera Angela Merkel, stando a tutti i sondaggi, sembra scontata.

Incertezza c’è invece sul tipo di coalizione che potrà nascere dopo il voto: se una riedizione di quella attuale fra cristiano democratici (Cdu-Csu) e liberali (Fdp), o una grande coalizione con i socialdemocratici (Spd).

Curiosità e preoccupazione soprattutto per il risultato di “Alternativa per la Germania” il partito degli euro-scettici nato nella scorsa primavera. I sondaggi li danno vicini alla soglia del 5%, lo sbarramento che gli consentirebbe di entrare nella Camera bassa.

Un “incubo” (titolava qualche giorno fa il Corriere della Sera) non solo per Angela Merkel, ma anche per l’Europa nel suo complesso. Perché, da un lato l’ingresso in Parlamento (con i liberali oggi alleati della Cdu che rischiano di restarne fuori) consegnerebbe al Paese una maggioranza obbligata di grande coalizione Cdu-Spd,  perché la pressione degli euro-scettici influenzerebbe i settori più sensibili dei conservatori molto critici sulle politiche di aiuto ai Paesi indebitati.

Qual è il programma del partito blu AfD? Bernd Lucke, l’economista leader della formazione, propugna un’uscita ordinata dall’euro e non considera un tabù il ritorno al marco. Immagina un’Europa a più velocità, con aree monetarie comuni più piccole e omogenee, perora la causa di una Germania sganciata dai Paesi dell’Europa meridionale incapaci di sostenere le politiche necessarie per restare nella moneta unica.

I seggi si chiudono alle 18:00 e subito dopo saranno diffusi exit poll e proiezioni.

Sul rischio anti-euro leggi anche: Germania elezioni con il verme: dal 22/9 tedesco sbuca 8 settembre dell’euro?

La scheda. Per il rinnovo del Parlamento corrono 34 partiti con circa 4.500 candidati. Il 18/mo Bundestag avrà almeno 598 seggi e dovrà riunirsi per la prima volta al più tardi il 22 ottobre. Fino ad allora resterà in carica l’attuale governo cristiano liberale.   Le grandi incognite sono due: se il partito liberale (Fdp) riuscirà a superare lo sbarramento del 5% e rimanere al Bundestag: dalla sua performance dipende se la cancelliera potra’ o meno proseguire l’attuale coalizione come dice di preferire. E anche se il neonato partito anti-euro Alternative fuer Deutschland (Afd) rimarrà sopra o sotto il 5%: un suo ingresso in Parlamento cambierebbe gli equilibri soprattutto in ambito conservatore dal momento che andrebbe a erodere voti soprattutto dall’Unione Cdu-Csu.  Da queste due incognite, e naturalmente dalla resta della stessa Unione, dipende il futuro dell’attuale coalizione.

Se mancheranno i numeri, l’alternativa più probabile per la Merkel e’ una grande coalizione con i socialdemocratici (Spd), con i quali aveva già governato nel suo primo mandato (2005-2009). I commentatori danno comunque per scontata, indipendentemente dalla coalizione, una riconferma della cancelliera per un terzo mandato (entrerebbe nel suo nono anno).

Nel 2009 sia la Cdu-Csu che la Spd subirono una batosta: l’Unione  arrivo’ al 33,8% (-1,4%, il suo secondo peggior risultato) e la Spd al 23 (-11,2% il suo peggiore in assoluto). I liberali (Fdp) balzarono al 14,6% (+4,7%), i Verdi arrivarono al 10,7% (+2,6%), e la Linke (Sinistra) arrivo’ al 11,9% (3,2%). L’affluenza elettorale fu del 70,78%, la piu’ bassa mai registrata.