La Grecia chiede 2 anni in più per risanare i conti pubblici

Pubblicato il 6 Luglio 2012 - 19:13 OLTRE 6 MESI FA

ATENE – La Grecia chiede ai suoi creditori internazionali due anni in più per risanare i conti pubblici: lo ha detto il premier Antonis Samaras. ”Chiediamo due anni in più per il risanamento”, ha detto Samaras parlando al Parlamento, presentando una serie di misure pensate per far recuperare al Paese il tempo perduto sull’applicazione del piano e per garantirgli il posto nella zona Euro.

Samaras ha delineato i passi del nuovo cammino che il Paese intraprenderà per scongiurare il rischio di un’uscita dall’euro. Misure che il leader di Nuova Democrazia aveva concordato nei giorni scorsi con i colleghi di coalizione Evangelos Venizelos e Fotis Kouvelis e che mirano una revisione radicale del comparto pubblico attraverso la ”fusione e la chiusura di diversi enti statali entro la fine del 2012”. La Grecia vuole due anni in più per azzerare il deficit e per risanare i conti a causa della profonda recessione in cui si trova il Paese e in cambio dello stretto rispetto del piano di risanamento concordato con l’Europa.

Il nuovo governo ha proposto anche un condono fiscale per il rimpatrio dei fondi depositati all’estero dagli investitori ellenici e garantito che le privatizzazioni degli enti pubblici andranno oltre quanto richiesto dalla troika, Ue-Bce-Fmi. “Il nostro problema non è quello di varare le riforme, che senza dubbio saranno fatte, non è raggiungere un obiettivo, che certamente andrà raggiunto, ma è porre fine alla recessione nel Paese”, ha affermato Samaras rivolgendosi all’assemblea.

Tra le misure in programma: accelerazione delle privatizzazioni, fusione e chiusura di decine di enti pubblici.