Ultimatum troika: “La Grecia deve licenziare 150mila lavoratori”
ATENE – In Grecia dovranno essere licenziati 150mila lavoratori entro il 2015 per ridurre le Spese dello Stato: è l’ultimatum dato dal Fondo monetario internazionale, Banca centrale europea e Unione europea al governo di Lucas Papademos.
Il licenziamento di massa, annunciato dai quotidiani greci, è solo una delle misure chieste dalla troika di creditori internazionali al ministro della Riforma Amministrativa, Dimitris Reppas.
Il ministro ha spiegato ai rappresentanti della troika che la misura della sospensione temporanea dal lavoro del personale in eccedenza non ha dato i risultati desiderati, perché è stata applicata troppo in fretta e senza valutare bene il settore pubblico.
Il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, ha dichiarato che i negoziati tra il governo greco e i creditori per lo swap del debito sono “duri”, ma, “faremo uno sforzo sovrumano per ottenere i risultati necessari a tirare la Grecia fuori dall’impasse”.
Atene riceverà a giorni la sesta tranche da 8 miliardi di euro del primo piano di aiuti, che le consentirà di evitare per un pelo la bancarotta. I negoziati di oggi sono solo un primo round in vista della riapertura dei tavoli al termine delle vacanze natalizie
Per di più per il 2012 in Grecia sono previste riduzioni ulteriori dei redditi dei contribuenti a causa delle decine di nuove tasse che saranno costretti a pagare per far sì che il governo riesca ad ottenere, come previsto dal programma economico varato per salvare il Paese dalla bancarotta, un surplus di 2,3 miliardi di euro.
In particolare i lavoratori stipendiati e i pensionati si stanno preparando a un nuovo assalto alle loro tasche perché ogni mese saranno costretti a pagare una tassa straordinaria così come altre imposte che il ministero delle Finanze non è stato in grado di calcolare quando avrebbe dovuto, come l’imposta comunale sugli immobili per il 2009 e le tasse di proprietà per gli anni 2010 e 2011.
Fra le nuove tasse che andranno ad accumularsi sulle spalle dei contribuenti greci c’è quella di solidarietà (per il triennio 2010-2012) alla quale si aggiungerà il significativo abbassamento dell’esenzione fiscale, e l’aumento delle quote annuali per l’esercizio di una professione. Il nuovo sistema fiscale sarà particolarmente duro per le famiglie con tre o più figli in quanto dovranno pagare un’imposta addizionale sul reddito che andrà dai 540 ai 2.750 euro all’anno.