In Grecia copiano Grillo: nasce “Dracma 5 Stelle”

Pubblicato il 9 Maggio 2013 - 16:47 OLTRE 6 MESI FA

Beppe Grillo (Foto Lapresse)

ROMA – Il movimento di Beppe Grillo fa proseliti in Europa: in Grecia nasce ‘Dracma, Movimento democratico greco 5 stelle’, che si batte per il ritorno alla moneta greca e per la fine di ogni accordo con l’Europa. Nel suo statuto, informa il sito GreekReporter – il neonato M5S ellenico dichiara di voler mettere insieme ”cittadini attivi di tutte le professioni e parti politiche che non sono coinvolte nella ‘servitù del Memorandum con l’Europa”.

Il movimento, la cui nascita è stata certificata dalla Corte suprema di Atene, ”esprime un socialismo patriottico dal volto umano”, e le sue parole d’ordine sono ”solidarietà, efficienza, onesta’, trasparenza e meritocrazia”, oltre che ”attenzione all’ambiente e ai cittadini senza privilegi e un impegno per l’auto-sviluppo e autopromozione del Paese”.

Punti salienti del suo programma sono: ”Stracciare il Memorandum firmato con l’Europa, tornare alla dracma, auto-sviluppo, giustizia sociale e dignità nazionale”. Tra i fondatori figura Theodoros Katsanevas, professore universitario ed ex cognato dell’ex premier greco Giorgios Papandreou, il regosta Nikos Iatridis, e il giornalista Stephanos Mitilineos. Tra i suoi obiettivi anche ”cooperare a livello europeo per creare un’alleanza di Paesi del Sud Europa”.

Il movimento sembra dunque adottare un’agenda simile a quella del partito di sinistra Syriza, schierato contro l’austerità e il cosiddetto Memorandum (l’accordo che ha permesso alla Grecia di ricevere aiuti in cambio di tagli durissimi alla spesa pubblica), favorevole a uno sviluppo sostenibile della Grecia e che gli ultimi sondaggi vedono al secondo posto nel gradimento dei greci con un 27,5% dei consensi. Potrebbe però riuscire ad intercettare anche il malcontento che finora si è indirizzato verso la formazione filonazista Alba Dorata, stabilmente al terzo posto del gradimento dei greci (11% dei consensi negli ultimi rilevamenti) con la sua politica muscolare anti-immigrati, anti-Europa ed ultranazionalista.