ATENE – Tedeschi, pagate i danni della Seconda Guerra mondiale. I greci stanno facendo i conti e in piena crisi del debito sembra una piccola ritorsione di Atene nei confronti della Germania, il maggiore creditore e il Paese più scettico nei confronti delle capacità della Grecia di risalire la china del default. Il portale Bloomberg ha rilanciato la notizia che il ministro delle Finanze greco Christos Staikouras inizierà a calcolare le riparazioni generali di guerra tedesche.
I nazisti, insieme ai fascisti italiani e ai bulgari, occuparono la penisola ellenica dal 1941 al 1944. Il conto dei danni, fatto a 68 anni di distanza da quando l’ultimo soldato del Terzo Reich lasciò il suolo greco, è un fatto senza precedenti. Lo farà il General Accounting Office, dopo una richiesta presentata da alcuni parlamentari greci.
Il ministro Staikouras ha detto che “la questione delle riparazioni generali della guerra è particolarmente complessa dal punto di vista giuridico ed è soggetta alle regole del diritto internazionale. Il caso è ancora in essere, e come Paese, ci riserviamo il diritto e la possibilità di gestirlo con una conclusione soddisfacente”.
Il dibattito sul risarcimento dei danni da chiedere alla Germania si trascina in Grecia dall’inizio della crisi del debito. Negli ultimi dieci anni Atene aveva già avanzato simili richieste a Berlino. In particolare i greci chiedono una compensazione sui prestiti che il Paese fu costretta a stipulare con la Germania durante l’occupazione nazista.
Nel marzo del 2006 la Corte costituzionale tedesca ha stabilito che la Germania non doveva pagare un risarcimento ai singoli individui per i crimini di guerra commessi durante il conflitto bellico. Nel 2010 il portavoce del ministero degli Esteri tedesco, Andreas Peschke ha reso noto che la Germania ha pagato 115 milioni di marchi tedeschi (74 milioni di dollari) alle vittime dei crimini nazisti greci stando a un trattato siglato nel 1960, in aggiunta ai fondi erogati alle vittime del lavoro forzato sotto il Terzo Reich.
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