Grecia. Europa in coro: tempo scaduto, quando le riforme? Le scadenze di Atene

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2015 - 09:32 OLTRE 6 MESI FA
Grecia. Europa in coro: "Tempo scaduto, quando le riforme? Le scadenze di Atene

Grecia. Europa in coro: “Tempo scaduto, quando le riforme? Le scadenze di Atene

ROMA – Grecia. Ue in coro: “Tempo quasi scaduto, quando le riforme? Le scadenze di Atene. Il tempo davvero stringe per Atene, deve dire quali riforme intende mettere in campo per ottenere i finanziamenti attesi: ad Alexis Tsipras, alla vigilia del vertice dei ministri dell’Economia di Riga in Lettonia (24-25 aprile), giunge un coro di avvertimenti, dall’Eurogruppo, dalla Commissione Ue, dai singoli ministri.

Le aspettative di un compromesso a Riga sono minime, se non nulle, secondo molte fonti europee. In questa occasione nessuno si aspetta, da parte della Commissione, della Bce e dell’Fmi, la tanto attesa nuova lista di riforme strutturali dell’economia da parte di Atene.

Il più conciliante, il ministro italiano Padoan si limita ad augurarsi una discussione fruttuosa ma esclude “risultati definitivi a questa riunione”. Per gli altri, dal francese Moscovici (commissario economia) al falco tedesco Dijsselbloem (presidente Eurogruppo), da Dombrosvkis (vice presidente  Commissione) a Schauble (ministro economia tedesco) è un coro contro Tsipras e il suo governo, reo di esser rimasto fermo alle dichiarazioni di intento quando è una vera tabella di marcia di un piano di riforme non più rinviabile. “Progressi insufficienti”, “il tempo ha un limite”, “Atene capisca il senso di urgenza”…

Perché chi rischia di più è proprio Atene che ha raschiato il fondo della liquidità necessaria anche a pagare gli stipendi. E le scadenze sui pagamenti sono più che imminenti: a breve, maggio e giugno, ammontano a oltre dieci miliardi di euro, tra titoli di Stato (T-bills) e rimborsi al Fondo monetario internazionale. In particolare, sia a inizio e che a metà maggio, Atene dovrà versare 1,4 miliardi per i T-bills, mentre il 12 dovrà restituire all’Fmi 773 milioni di euro. Nel corso del mese di giugno i miliardi da erogare per i titoli di stato ammonteranno, in totale, a 5,2.