Grecia senza soldi da metà giugno: l’allarme del premier
ATENE 28 MAG – Lo Stato greco rischia di restare senza fondi già alla metà di giugno: è quello che afferma un rapporto del Premier uscente Lucas Papademos, che illustrava la situazione economica disastrosa del Paese ai partiti impegnati nelle consultazioni sotto la guida di Karolos Papoulias, il Presidente della Repubblica ellenica. Consultazioni che com'è noto non hanno avuto un esito positivo.
Secondo il rapporto del Premier, pubblicato integralmente dall' autorevole settimanale To Vima (La Tribuna), dalla fine di giugno prossimo in poi, la possibilità dello Stato greco di onorare i suoi impegni dipenderà dalla concessione da parte dell' Efsf e dell' Fmi delle tranche previste dall'accordo per il prestito concesso alla Grecia. La concessione di tali tranche dovrà però essere autorizzata dalla troika – Fondo Monetario Internazionale, Unione europea e Banca Centrale Europea – in base al controllo sull' andamento dell' attuazione del programma economico concordato fra la troika stessa e il governo ellenico. Visti i ritardi registrati su alcuni punti del programma, come quello delle privatizzazioni, resta da vedere se il rapporto della troika sarà favorevole alla concessione delle tranche. Riferendosi alla situazione del sistema bancario della Grecia, Papademos ricordava che "la liquidità del sistema bancario del Paese negli ultimi due anni, è diminuita in modo drammatico, non soltanto a causa dell'esclusione delle banche greche dai mercati internazionali, ma anche per il ritiro dei risparmi da parte dei cittadini, dovuto all' incertezza politica e alla paura di una eventuale uscita della Grecia dall' euro". Dalla fine del 2009 fino al marzo del 2012, secondo Papademos, i depositi bancari sono diminuiti del 73,5%, mentre soltanto nei primi dieci giorni del maggio 2012 sono stati ritirati dalle banche circa due miliardi di euro.
"A questo ritmo, scriveva nel suo rapporto il Premier, si calcola che entro tre o al massimo quattro settimane, le banche elleniche avranno esaurito tutte le loro possibilità di prestito dal sistema europeo". Oggi, quindici giorni dopo l'allarme di Papademos, la situazione finanziaria della Grecia è ulteriormente peggiorata. Proprio oggi, il Ministro delle Finanze Giorgos Zannias, in un tentativo di dare una spinta alla vitale raccolta delle tasse, visiterà personalmente i due uffici delle imposte piu' grandi di Atene, mentre mercoledì 30 maggio presiederà una riunione alla quale parteciperanno i direttori dei dieci uffici delle imposte più grandi e dei cinque uffici doganali piu importanti della Regione dell' Attica. In queste condizioni i greci saranno chiamati di nuovo alle urne, sotto la minaccia di un fallimento incontrollato che porterebbe il paese molti anni indietro rendendo inutili anche i duri sacrifici finora fatti. (ANSAmed).