La guerra alle buste di plastica si sposta a Bruxelles

Pubblicato il 9 Marzo 2011 - 15:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La battaglia sui sacchetti di plastica è vinta, per ora, in Italia, ma la guerra si sposta a Bruxelles. Sul bando nel nostro paese infatti pende un esposto dei produttori dei sacchetti tradizionali alla Commissione Ue, secondo cui la legge italiana non sarebbe conforme alla direttiva europea sugli imballaggi.

Per difendere la posizione italiana Legambiente ha messo in campo un dossier presentato a Roma. “Siamo certi si dimostrerà uno strumento efficacissimo – ha affermato alla presentazione il senatore Pd Francesco Ferrante – Il ricorso rischia probabilmente di essere un boomerang, perché la vecchia industria della plastica europea teme l’esempio italiano, e l’orientamento favorevole della Commissione preannuncia la pietra tombale per i sacchetti di plastica non biodegradabile in tutta Europa”.

Il ricorso è stato presentato dalla EuPC (European Plastics Converters), la federazione europea delle aziende trasformatrici di materie plastiche, appoggiata e spronata dalla italiana Unionplast, e se venisse accolto potrebbe comportare l’apertura di una procedura d’infrazione contro l’Italia: “I tempi delle decisioni europee sono difficili da quantificare – spiega Ferrante – ma un primo pronunciamento dovrebbe arrivare a breve, entro la primavera”.