Islanda, al via i negoziati per l’adesione alla Ue prevista per il 2012

Pubblicato il 23 Febbraio 2010 - 17:11 OLTRE 6 MESI FA

Il premier islandese Johanna Sigurdardottir

La Commissione Ue darà domani 24 febbraio via libera all’avvio dei negoziati di adesione con l’Islanda con una raccomandazione favorevole all’ingresso dell’isola nella famiglia europea che, secondo fonti europee, potrebbe avvenire entro il 2012, insieme a quello della Croazia.

Il rapporto – che sarà presentato dal nuovo commissario all’allargamento, il rumeno Stefan Fule – passerà poi agli Stati membri a cui spetta l’ultima decisione per avviare i colloqui di adesione. La richiesta ufficiale di adesione è stata presentata il 23 luglio scorso, dopo il voto del parlamento di Reykjavik che, con 33 voti a favore e 28 contro, ha autorizzato il governo a intraprendere i negoziati con Bruxelles.

La gravissima crisi mondiale, che per l’Islanda si è tradotta in un buco di 3,7 miliardi di euro a carico dello Stato, ovvero dei suoi 30o mila abitanti ha accelerato la decisione di bussare alle porte dell’Europa e dell’euro. Rejkyavik è ancora alle prese con gli effetti di un crack bancario senza precedenti generato da una speculazione che aveva creato prodotti finanziari tossici di valore pari a multipli del prodotto interno lordo islandese.

Dopo avere ottenuto la concessione di un prestito dal Fondo Monetario Internazionale da 2,1 miliardi di dollari, Rejkyavik deve ora affrontare il contenzioso con Gran Bretagna e Olanda, che difendono gli interessi dei 400 mila correntisti che hanno investito nelle spregiudicate banche islandesi. In questo quadro, il premier Johanna Sigurdardottir, 66 anni, primo premier donna e dichiaratamente omosessuale della storia islandese, alla guida di un governo formato dalla coalizione tra socialdemocratici e verdi di sinistra, ha avviato la procedura per l’ingresso nella Ue alla massima velocità possibile.

Reykjavik ha già strette relazioni con la Ue: da 40 anni fa parte dell’Efta (European Free Trade association) e da 15 anni è nell’Area economica europea (Eea). Da anni condivide inoltre il cosiddetto “aquis” comunitario, vale a dire l’insieme dei valori e delle regole comune a tutti gli Stati Ue.

Con l’ingresso dell’Islanda, l’Unione europea estenderà i propri confini all’angolo più occidentale dell’Europa.