“Bombardamenti mirati in Libia”: la proposta di Sarkozy. L’Italia non parteciperà

Pubblicato il 10 Marzo 2011 - 14:58 OLTRE 6 MESI FA
Muammar Gheddafi

Muammar Gheddafi

PARIGI – La Francia di Sarkozy sembra voglia proporre ai partner dell’Unione europea ”bombardamenti aerei mirati” in Libia e vuole anche criptare i sistemi di trasmissione del comando del colonnello Muammar Gheddafi.

Lo scopo sarebbe quello di ”colpire un numero estremamente limitato di punti, da dove partono le operazioni più sanguinose” dell’aviazione di Gheddafi contro civili libici.

Sarkozy proporrebbe di bombardare tre punti: l’aeroporto militare di Sirte, 500 chilometri a Est di Tripoli, quello di Sebha, nel sud del Paese, vicino alla frontiera col Ciad, e Bab al-Azyzia, centro di comando di Gheddafi a Tripoli. Uno dei membri della delegazione libica ricevuta oggi a Parigi dal capo dell’Eliseo ha suggerito a quest’ultimo di ”criptare il sistema di trasmissione” del comando di Gheddafi.

”E’ una buona idea”, avrebbe risposto Sarkozy. Interpellato dall’Agenzia France presse, l’Eliseo non ha confermato le sue parole. ”Non siamo ancora a questo punto. Intanto già dobbiamo chiedere le autorizzazioni giuridiche per impedire l’uso della forza da parte di Gheddafi”, hanno spiegato all’Eliseo.

”L’Italia non parteciperà a bombardamenti mirati su territorio libico”, ha fatto sapere il ministro degli Esteri Franco Frattini.

“L’attuale leadership libica deve lasciare il potere senza ritardi”, ha invece affermato il presidente della Ue, Herman Van Rompuy. “I responsabili delle violenze in Libia andranno incontro a gravi conseguenze. L’Unione europea non può rimanere ferma quando si tratta della sicurezza di una popolazione”.

La televisione di stato libica ha annunciato che le forze pro Gheddafi hanno riconquistato il porto e l’aeroporto di Es Sider dopo aver allontanato “elementi armati armati” sostenuti da Al Qaida, chiaro riferimento ai ribelli. Le forze di Gheddafi hanno bombardato le posizioni dei ribelli e poi si sono mosse verso il porto petrolifero di Es Sider e verso quello di Ras Lanuf, più ad est. Una fonte dei ribelli ha raccontato che forze pro Gheddafi hanno sparando missili da una petroliera contro le loro posizioni al porto di Ras Lanuf: 4 morti e 35 feriti sarebbe il primo bilancio.