GB, Ministero interno: “Riportare il saldo migratorio ai livelli degli anni ’90”

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 28 Giugno 2010 - 18:05| Aggiornato il 20 Febbraio 2015 OLTRE 6 MESI FA
GB, Ministero dell’interno: “Riportare il saldo migratorio ai livelli degli anni ’90”

Il governo britannico ha ufficialmente annunciato l’introduzione di un tetto all’immigrazione extra comunitaria. Il saldo migratorio “sarà riportato ai livelli degli anni ’90, ovvero a decine di migliaia di persone invece di centinaia di migliaia”, ha spiegato il ministero dell’interno in un comunicato. Per far questo, sarà imposta una quota annuale per gli extra comunitari che si stabiliscono nel Regno Unito.Nessun limite sarà invece imposto ai cittadini dell’Ue, in virtù dei regolamenti comunitari.

L’home office ha avviato delle consultazioni, che dureranno fino a metà settembre, per determinare il limite permanente che sarà imposto a partire dal primo aprile 2011. Nel frattempo è stata fissata una quota provvisoria per il periodo che va dal 19 luglio prossimo al primo aprile 2011 “Al fine di fare in modo che non vi sia una esplosione delle domande e che il numero dei visti di lavoro resti sotto il livello raggiunto nel 2009”, ha precisato il ministro dell’interno Theresa May.

La quota provvisoria è del 5% inferiore al livello di immigrati extra Ue raggiunto l’anno scorso, pari a circa 19.000 Per i lavoratori altamente qualificati e 24.000 per gli altri. Il tetto all’immigrazione ha costituito una delle promesse della campagna del primo ministro conservatore David Cameron alle politiche di inizio maggio. Il progetto aveva suscitato l’opposizione dei liberal democratici che alla fine si sono adeguati all’idea accettando di formare un governo di coalizione con i tories.

“Ammetto l’importanza di attirare i migliori per garantire una crescita economica forte, ma un’immigrazione non limitata rappresenta una pressione inaccettabile sui servizi pubblici”, ha dichiarato May.  “Il governo ha promesso un cambiamento fondamentale al sistema dell’immigrazione britannica, ed è quello che facciamo. Oltre ad un limite per i lavoratori extra comunitari, abbiamo già stabilito l’obbligo di imparare l’inglese per coloro che vengono qui a sposarsi”.